Il voto e’ libero e personale

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Rosatellum– bis, due  modifiche per perfezionarlo e renderlo meno truffaldino

I big dei partiti ivi incluso il premier designato e coloro che sono stati gia’ eletti, nei  231 collegi  uninominali e due preferenze nei  386 collegi proporzionali (c.g.)

IL FASCISMO NON HA MAI LASCIATO IL LEGISLATORE 

Capisco che e’ un analisi un po’ spicciola, ma per fascismo indendo principalmente il concetto di vincere per governare, o meglio aveve la supremazia assoluta sulle altre forze politiche e mi riferisco al meccanismo elettorale.

Musolini vince grazie ad una legge elettorale fatta su misura, la legge Acerbo, proporzionale puro con premio di maggioranza assoluta al partito o coalizione di partiti o liste che avessero superato il 25% dei consensi. Lui l’ ho ottenne grazie a listoni civetta. Poi fu la volta di Scelba nel 1953 con la cosiddetta legge truffa, che prevedeva la maggioranza qualificata (due terzi del Parlamento) al partito o coalizione che avesse superato il 50+1%  de consensi. La legge non andò in porto perché la DC e associate non raggiunsero il quorum.

C’e’ da dire che a mio parere se quel meccanismo elettorale fosse andato in porto avremmo avuto tangentopoli già negli 70 e senza boom economico. Nel 93 signori vi fu un referendum dove gran parte della popolazione italiana opzionò per un meccanismo uninominale, come quello inglese. Anche qui’ ci fu la mano del noto legislatore “truffaldino” , nel nome di Sergio Mattarella, che per accontentare il popolo (quasi) sovrano, elaboro’ un meccanismo misto con l’ uninominale al 75% e il proporzionale al 25%.

Voi direte dove sta la “truffa”? Nel proporzionale al 25% con liste bloccate, dove ogni partito poteva inserire (1) I suoi big e qualche personaggio di indubbia provenienza. Il meccanismo funziono’ sino all’ arrivo del porcellum, proporzionale puro, con liste bloccate e con premio di maggioranza del 55% ( al Senato a livello regionale) ai partiti o coalizione che avessero preso più’ consensi; senza nessun quorum.  Questo meccanismo ha funzionato sino al 2013, quando per la prima volta abbiamo avuto due maggioranze diverse nei due rami del Parlamento, tanto e’ vero che mentre alla Camera il PD e associati ha avuto il premio di maggioranza, non e’ stato lo stesso per il Senato.

E qui ovviamente ancora una volta  il legislatore “truffaldino”  doveva metterci lo zampino, inventandosi l’ Italicum, uguale al porcellum ma con il quorum al 40% e un Senato di nominate e non più’ eletti, con la Camera che avrebbe fatto da padre e padrone. Be, tutti sappiamo che ci e’ stato un referendum costituzionale e il popolo ha bocciato sia la riforma del Senato e di conseguenza anche l’ Italicum

Carmine Gonnella (in foto)  da Londra

2 Replies to “Il voto e’ libero e personale”

  1. Carmine Gonnella ha detto:

    Qui Londra ….

    L’ ABBIAMO RIBATEZZATO:” UNIPROPORZIONALUM”

    Meccanismo elettorale misto con 231 seggi uninominali, 386 proporzionali (con o senza soglia di sbarramento) 18 seggi dall’ estero eletti piu’ o meno con lo stesso meccanismo, 4 deputati e 4 enatori eleggi con maggioranza di preferenze e il rimanente, proporzionale con due preferenze (legge Tremaglia) . I big dei partiti ivi incluso il premier designato e coloro che hanno avuto gia’ un mandato, canddato ed eletti nei 231 collegi uninominali. (2) Nei 386 collegi proporzionali, con piccolo liste di 4 o piu’ candidate, ci dovranno essere due preferenze, il cittadino innanzi tutto e non I partiti. In questo modo, e’ il l cittadino ha determinare realmente la vita sociopolitica della Nazione (cg)

    • Carmine Gonnella ha detto:

      CORRETTO….
      L’ ABBIAMO RIBATEZZATO:” UNIPROPORZIONALUM”
      Meccanismo elettorale misto con 231 seggi uninominali, 386 proporzionali (con o senza soglia di sbarramento) 18 seggi dall’ estero eletti piu’ o meno con lo stesso meccanismo, 4 deputati e 4 senatori eletti con maggioranza di preferenze (uninominale) e il rimanente, proporzionale con due preferenze (legge Tremaglia) . I big dei partiti ivi incluso il premier designato e coloro che hanno avuto gia’ un mandato, candidati ed eletti nei 231 collegi uninominali. (2) Nei 386 collegi proporzionali, con piccole liste di 4 o piu’ candidati, ci dovranno essere due preferenze. Il cittadino innanzi tutto e non I partiti. In questo modo, e’ il l cittadino a determinare realmente la vita sociopolitica della Nazione (cg)

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