In Cina una flotta di droni consegna 1600 pacchi al giorno

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Una azienda cinese ha già realizzato quello che Amazon e Google promettono. Il drone ha 40 chilometri di autonomia e porta fino 1o chili di peso. Così in tre mesi JD ha effettuato 150 mila consegne nelle campagne

Ci sono tecnologie ed innovazioni che a forza di annunci si consumano prima ancora di diventare realtà. Una di queste è la consegna di pacchi a domicilio con l’uso dei droni. Era il 2013 quando Amazon annunciò il suo progetto Prime Air: anni in cui sebbene l’unico reale uso di quadricotteri e simili, oltre a quello ludico, fosse quello delle riprese video tutti facevano a gara ad immaginare ed annunciare future applicazioni più o meno fantasiose: recapito di medicinali, reti mesh temporanee, salvataggi, agricoltura di precisione, controllo delle frontiere, studio degli uragani. Alcune di queste cose si stanno avverando ora, sebbene in forme meno sensazionalistiche e più specialistiche di quanto annunciato, come nel caso dell’agricoltura, mentre altre sono rimaste lettera morta dopo aver raggiunto il primario obiettivo di creare un po’ di pubblicità gratuita al fantasioso proponente. La sensazione che Amazon stia semplicemente cavalcando una bolla per scopi di marketing non è così infondata, visto che gli annunci si reiterano ogni anno puntualmente prima di Natale, con tanto di video virali che vengono ripresi gratuitamente da tutti gli organi di informazione sul web, generando pubblicità al gigante dell’e-commerce nel periodo più propizio.

In realtà parallelamente agli annunci, Amazon sta portando avanti un’interlocuzione con la Federal Aviation Administration (FAA) per chiedere un quadro regolatorio che consenta lo svolgimento delle sperimentazioni, attualmente non possibili per via delle misure di sicurezza imposte. Tra queste, l’obbligo di mantenere i velivoli nel raggio visivo del pilota, il che impedisce viaggi lunghi ed autonomi. Nel 2016 si è ammorbidita questa limitazione consentendo il volo ad operatori che aderiscano al sistema LATAS per il controllo di volo automatico che impedisca collisioni, sistema sviluppato dall’azienda PrecisionHawk che per l’appunto sviluppa droni per l’agricoltura. Restano tutte le altre limitazioni, come l’obbligo di tenersi distanti dalle folle e di volare solo durante il giorno, e una generale incompatibilità del servizio immaginato da Amazon con le aree abitate urbane.

A dicembre 2016 Amazon ha effettuato il primo recapito aereo in Inghilterra (un pacchetto di popcorn), grazie ad un permesso speciale delle autorità inglesi, mentre ha depositato un brevetto per la consegna di pacchi tramite paracadute. Anche Google si sta muovendo in una direzione analoga a quella di Amazon. Ma prima del 2020 pare che, almeno negli USA, non si vedranno novità. Nessuna previsione per l’Europa.

Nel frattempo, dall’altra parte del mondo, in Cina, c’è un’altra grande azienda di e-commerce che si chiama JD che tutto ciò l’ha già attuato. Senza l’onore delle cronache occidentali. Parliamo del secondo colosso dopo Alibaba, quotato al NASDAQ, e parliamo di 150 mila consegne via drone negli ultimi tre mesi. Le aree rurali della Cina contengono un mercato potenziale di 618 milioni di persone, spesso difficili da raggiungere su gomma o ferro. Nelle province di Beijing, Sichan, Jaingsu, Shaanxi e Guizhou, JD sta usando quotidianamente una flotta di droni in grado di effettuare circa 40 recapiti al giorno ciascuno, volando in un raggio di 40 chilometri. A differenza della suggestiva idea di Amazon, che prevede il recapito direttamente alla porta del cliente, JD consegna le merci a dei centri di distribuzione locali. Questo consente di evitare problemi di sicurezza e consente di ottimizzare il numero dei voli perché i velivoli possono trasportare fino a 10 chilogrammi. Il costo di un volo è di circa $1, e gli apparecchi, che chi scrive ha potuto visionare, hanno una dimensione di circa 80cm.

Se non fosse chiaro lo ripetiamo, tutto questo è già realtà. Mentre noi ritwittiamo i video pensati a tavolino con i droni che bussano alla porta, in Cina le consegne si fanno già in questo modo. E JD sta già sviluppando dei droni capaci di trasportare fino ad una tonnellata di carico. Tutto questo avviene non in contraddittorio con le autorità locali, ma addirittura con il sostegno politico ed economico pubblico nell’ambito delle politiche di sviluppo delle aree rurali.

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