In Italia sono arrivati 74 mila profughi, il 40% sono minori

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Più del 60% dei milioni di ucraini che hanno già lasciato il Paese sono ancora in Polonia e negli altri Paesi vicini

AGI – Cinquanta per cento donne, 40% minori e 10% uomini. È più o meno la composizione dei profughi ucraini in Ucraina, è più o meno la composizione dei profughi ucraini in Dall Italia. L’aggiornamento ad oggi del Viminale indica in 73.898 il loro numero esatto (38.068 donne, 6.959 uomini e 28.871 minori), 71.043 alla frontiera e 2.855 controllato dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. Dopo i picchi medi di 4-5 mila arrivi al giorno nella prima fase, l’incremento sembra attestato sotto i 2 mila ma è difficile fare previsioni: più del 60% dei milioni di ucraini che hanno già lasciato il Paese sono ancora in Poloniae negli altri vicini, perché la speranza è quella che la guerra finisca presto il rientro a casa; ma se entrare in conflitto potrebbe allungarsi e negoziato potrebbe sfumare, la probabile estensione di molti problemi di non gestione a molti Paesi occidentali, compresa l’Italia.

Al momento, la stragrande maggioranza dei profughi arrivati ​​da noi sembra aver trovato sistemazione autonomamente, confidando su una estesa ‘rete’ di parenti, amici e conoscenti: la comunità ucraina in Italia conta oltre 240 mila persone e il suo contributo risultera’ importantissimo anche nel caso che il numero delle persone in fuga crescere.

Non a caso, Milano, Roma, Napoli e Bologna – quattro grandi città – figurano ai primi quattro posti delle destinazioni indicano dai profughi allingresso. E due regioni come Lombardia ed Emilia Romagna risultano ai primi due posti. A meta’ marzo, il dipartimento per le Liberta’ civili e l’Immigrazione del ministero dell’Interno ha avviato la procedura per ampliare il sistema della rete Sai di 3.530 posti “da destinare con priorità ai nuclei familiari anche monoparentali per fronteggiare le esigenze di accoglienza dei profughi in fuga dall’Ucraina”; ulteriori 470 sono stati previsti nell’ambito di domande di ampliamento di progetti “già presentati dagli enti posti per l’accoglienza di nuclei familiari” ea partire da gli stessi oggi enti locali possono arrivare fino al 12) nuove proposte per complessivi 1000 posti. Grazie ad un protocollo ad hoc, prefetture e comuni, in via temporanea e straordinaria, possono disporre poi di immobili confiscati alla criminalità organizzata (388 quelli già censiti).

Un nodo a parte, forse il più difficile da sciogliere, è quello dei minori, in particolare quelli non accompagnati : ne stima di stati censiti appena 300, ma si tratta di una stima da verificare. Alcuni sono arrivati ​​in compagnia di parenti, conoscenti, educatori, rapporti non riconoscibili come tutela legale. Da qui la nomina di un commissario straordinario, chiamato ad impedisce che se ne possono perdere le tracce o che, peggio, possono diventare potenziali vittime di ‘tratta’.

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