Intergruppo PD-5Stelle-LeU: che non sia una minestra riscaldata

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Nessuno pretende di indicare la politica da tenere ai 5 Stelle e al PD. Ma ricordare che quasi mai trattare i partiti come puzzle da assemblare ha avuto successo in Italia è un fatto indiscutibile.

Non c’è da plaudire o denigrare alla decisione di PD, 5Stelle e LeU di creare un coordinamento dei loro gruppi parlamentari. Al momento nessuno capisce il perché di questa levata di ingegno. Dunque, nessun giudizio corretto potrebbe essere espresso. Al di là della motivazione data, ovvero rendere più efficace il sostegno al Governo Draghi, un tantinello ipocrita e abbondantemente acqua fresca, l’unica cosa che si capisce è che il Pd non rinuncia all’idea di cercare riparo al proprio isolamento in Conte e nell’alleanza con i 5Stelle; i 5Stelle tentano di limitare lo sbriciolamento offrendo al proprio gruppo dirigente l’appiglio al PD; e LeU si accinge ad una manovra di rientro, dopo essere uscito dal PD, prima che l’estinzione sia un fatto compiuto.

Dunque, se queste sono le intenzioni, quanto segue è esattamente quello che non si dovrebbe mai dichiarare e che poi quasi tutti in effetti fanno: ovvero un processo alle intenzioni. Sarà dura trovare punti in comune da esibire ai rispettivi elettorati. Ancora più dura essere poi creduti. Il governo Conte 2 è stato paralizzato per un anno in seguito alle divergenze che dividevano proprio il PD dai 5Stelle. Qualcuno ricorda  che Conte si è dovuto precipitosamente dimettere, dopo avere ottenuto la fiducia, proprio per evitare il voto sulla relazione che avrebbe dovuto tenere il ministro Bonafede sullo stato della giustizia?

Ora, nessuno pretende di indicare la politica da tenere ai 5 Stelle e al PD. Ma ricordare che quasi mai trattare i partiti come puzzle da assemblare ha avuto successo in Italia è un fatto indiscutibile. Prevedere che dopo Draghi il panorama politico sarà diverso da quello che ci siamo lasciati alle spalle, non è temerario. E giudicare  il progetto basato sulla sommatoria PD-5Stelle per lanciare la sfida al centrodestra anacronistico, sin troppo scontato. Le sfide si lanciano, in politica, prospettando strade che guardano al futuro. E l’alleanza tra PD e 5Stelle sembra, invece, la classica minestra riscaldata.

Nicola Cariglia 

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