Intervista a Rosapia Farese, Ideatrice Creatrice Co-Fondatrice Presidente di FareRete-InnovaAzione il Bene Comune

Lazio

Di

Rosapia Farese (*), Ideatrice Creatrice Co-Fondatrice Presidente dell’“Associazione FareRete – Innovazione Il Bene Comune – Il Benessere e la Salute in un Mondo Aperto a Tutti – Michele Corsaro” – Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (*), rilascia un’intervista in esclusiva alla nostra testata. Le risposte alle domande poste aiutano a comprendere le finalità, le prospettive e le attività dell’Associazione.

Buongiorno Rosapia,

i lettori di Stampa Parlamento nutrono un particolare interesse nei riguardi del multiforme mondo dell’associazionismo di carattere nazionale e internazionale. Potrebbe rispondere ad alcune nostre domande inerenti alle origini, alle finalità, alle prospettive e alle attività dell’Associazione che rappresenta?

L’Associazione:

  1. Quando, dove e come nasce?

FareRete-InnovaAzione il Bene Comune per il benessere e la salute nasce a Roma

L’Associazione, fondata nel 2015, è una Associazione di Promozione Sociale (APS) senza fini di lucro.

Michele Corsaro (1941-2009) è la fonte d’ispirazione di questo progetto. Egli ha speso la sua vita personale e professionale nel continuo sforzo di perseguire concretamente il Bene Comune, convinto che “dobbiamo lasciarci alle spalle la concezione di Bene Comune come la somma dei beni individuali acquisiti attraverso opportunità individuali e sviluppate in funzione del primato dell’io (Ego)”. Il Bene Comune inteso quindi come sistema di valori cui ispirare il proprio stile di vita, ma anche come fonte di innovazione inclusiva e non esclusiva, come impronta da dare all’agire individuale e collettivo, come esortazione a creare valore per la società in cui viviamo.

L’Associazione è stata costituita il giorno 14 ottobre 2015.

Il 20 novembre 2015, presso l’aula magna del Ministero della Salute, si è svolto invece l’evento di presentazione dell’Associazione dal titolo “Modelli innovativi per il miglioramento del bene comune in sanità”, col patrocinio del Ministero della Salute, del Ministero dello Sviluppo Economico e di Roma Capitale. All’incontro hanno partecipato esperti di alto livello del settore che hanno affrontato temi quali il primato della persona, la sussidiarietà e la partecipazione nella gestione della salute.

L’associazione, ideata e promossa da Rosapia Farese, intende contribuire alla creazione e diffusione di una cultura manageriale tra tutti gli attori del sistema economico e sociale in particolare: salute, ambiente, lavoro, educational, a favore della sostenibilità economica del sistema paese e di tutte le problematiche attinenti alla conservazione del welfare, della salute in particolare alla gestione della malattia,

Scopo dell’associazione è incentivare lo sviluppo e l’innovazione del “Bene Comune” Immateriale, nell’ambito della Global Healthcare e dello Human Global Wellness. Nella sua visione strategica rientrano anche le questioni riguardanti l’inclusione/integrazione sociale, al pari di tutti quei fattori che influiscono sulla qualità della vita umana in termini sistemici.

L’Associazione è autonoma, apolitica, apartitica e non persegue fini di lucro. Sia per l’ampiezza delle tematiche interessate, che spaziano come abbiamo visto dai temi ecologici a quelli economico-sanitari o della formazione, sia per la tipologia dei destinatari cui sono dirette le nostre iniziative, ci distinguiamo da altre Associazioni che raccolgono popolazioni omogenee di soggetti ed operano nell’interesse degli stessi. La nostra Associazione è al contrario costituita da esperti di varia estrazione che vogliono mettere a frutto le proprie conoscenze ed esperienze professionali per operare a fianco ed a supporto dei referenti. I nostri Soci non si iscrivono quindi perché hanno un tornaconto immediato dei loro bisogni, ma perché si sentono in grado di contribuire attivamente allo sviluppo del Bene Comune e quindi essere partecipi di un cambiamento strutturale della nostra società.

Nel nome ci sono due allocuzioni: FARE-RETE e BENE-COMUNE, che riassumono la Vision, la Mission e la Strategia della Associazione.

La nostra Vision, cioè la proiezione dello scenario futuro in cui immaginiamo di poter operare, è quella di un mondo migliore in cui tutti e non solo alcuni si prodigano, con impegno e responsabilità, per il Bene Comune. È questo il motivo più profondo per cui si è istituita l’Associazione e rispecchia pienamente gli ideali, i valori e le aspirazioni di tutti i membri rendendoli orgogliosi di farne parte.

Il Bene Comune è dunque il fulcro del nostro operare, dove per bene comune noi non intendiamo solo la salvaguardia dei beni materiali assegnati e condivisi dai membri di una comunità, ma anche e soprattutto l’insieme di condizioni che favoriscono il benessere culturale, spirituale e morale degli individui e quindi della collettività. Rientrano quindi nella definizione di bene comune argomenti molto attuali quali: la salvaguardia dell’ambiente, la salute, l’educazione e la formazione dei cittadini, le condizioni di lavoro, ecc.

Così definito, ci rendiamo conto di quanto importante e prezioso sia il bene comune, perché in ultima analisi viene a costituire le fondamenta di una sana società, con al centro l’essere umano e l’intrinseca ed altissima dignità della sua esistenza.

La Mission dell’Associazione è quindi quella di favorire tutte quelle iniziative che contribuiscono a diffondere e sviluppare la cultura del Bene Comune e, se possibile, dare risposte concrete a singoli temi.

FareRete, intesa come la capacità di unire risorse, persone e conoscenze è infine la nostra Strategia, cioè la strada da percorrere per arrivare all’obiettivo.

Siamo infatti convinti che da soli non possiamo significativamente incidere sui grandi temi del Bene Comune. Ecco che nasce la necessità di creare una rete di relazioni fra tutti gli attori del sistema (singoli individui, altre associazioni, istituzioni, ecc.) con lo scopo di condividere: conoscenze, competenze, contatti rendendo le persone consapevoli e capaci di prendere decisioni se abilitati. Fare Rete appunto, che significa anche realizzare l’ottimizzazione delle risorse e quindi favorire la riduzione degli sprechi.

A chi ci rivolgiamo? I nostri referenti sono le Istituzioni e gli Operatori Qualificati delle aree di interesse, ai quali forniamo informazioni e analisi utili a prendere decisioni o a far emergere aree di necessità non note o scarsamente visibili; e con i quali realizziamo progetti, ricerche, studi, seminari ed eventi con valore educativo e di formazione.

  1. A che cosa si ispira e deve il suo nome? Come ha scelto il proprio logo?

Logo FareRete

L’idea di FareRete-Innovazione Bene Comune si ispira al pensiero di Michele Corsaro (1941-2009), marito di Rosapia Farese e fondatore di un’Azienda di Ricerca, secondo il quale “il Bene Comune non è da intendersi come la somma dei beni individuali, acquisiti attraverso opportunità individuali sviluppate in funzione del primato dell’Ego”.

Egli ha sempre sostenuto che i principi fondamentali alla base del bene comune fossero tre: primato della persona, sussidiarietà e partecipazione.

Da questa prerogativa si sviluppa l’idea di fondo della nostra associazione e cioè che l’innovazione nelle attività economiche ed imprenditoriali rappresenti un Bene Comune, cioè un modello etico e di sviluppo altamente significativo nel contesto sociale odierno, particolarmente nel settore della Salute; un programma impegnativo che presuppone una grande azione di trasformazione culturale.

Per la scelta del logo cercavamo un simbolo che rappresentasse l’effetto delle nostre azioni, o meglio come il modo in cui decidiamo di agire possa avere degli effetti su chi ci circonda e magari influenzarne (positivamente) il comportamento, ispirandoli ad agire di conseguenza.

Le azioni svolte avendo come obiettivo il BeneComune e non il proprio interesse individuale, hanno sempre un impatto positivo sugli altri e spesso questo conduce ad una rete di azioni collettive volte al bene comune. Pensiamo alle onde prodotte dal lancio di un sassolino in un lago che formano dei cerchi concentrici in espansione, che incontrano a loro volta altri cerchi prodotti dai sassolini di altre persone.

Nell’epoca della telecomunicazione poi, guidata da internet, ci è sembrato quasi naturale tagliare una sezione di quelle onde concentriche e far somigliare il nostro logo al simbolo del wi-fi.

Perché in questo simbolo ciascuno di noi ritrova non solo il significato intrinseco della rete, ma anche quello della diffusione; cioè ognuno di noi è parte di una rete in cui recepisce delle comunicazioni ma a sua volta può anche essere un emittente.

Bisogna solo decidere quali valori trasmettere!

Ed è così che nasce il nostro logo, pensando a come ognuno di noi individualmente può agire per il Bene Comune fornendo nuove soluzioni a problemi collettivi ed avere un impatto maggiore se coadiuvato da una rete di persone mosse dai medesimi valori.

Per questo nel nostro logo sono presenti le tre parole: BeneComune, InnovAzione e FareRete.

Concetti ispirati dall’agire, dal pensiero e dai valori di Michele Corsaro e miei che ho deciso di tramutarli in qualcosa di concreto come oggi è l’associazione.

  1. Quali finalità si prefigge?

L’Associazione FareRete è una libera aggregazione di cittadini, associazioni, professionisti enti, è apartitica, aconfessionale, non persegue fini di lucro, né diretto né indiretto, ma esclusivamente finalità di solidarietà sociale.

L’Associazione FareRete InnovAzione BeneComune APS Onlus persegue i seguenti scopi:

*          valorizzare le peculiarità di promozione sociale, nell’ambito della salute e della prevenzione;

*          promuovere uno “sviluppo umano integrale”, nella visione di una qualità della vita comprendente anche le questioni psico-spirituali, ambientali, bioetiche, di promozione sociale e integrazione dei migranti, di politica demografica e di feconda contaminazione culturale dei popoli in prospettiva geo- politica;

*          promuovere lo scambio culturale e l’accrescimento della promozione sociale attraverso contatti tra persone, enti e forme associative sia nazionali che internazionali;

*          proporsi come luogo d’incontro, aggregazione ed elaborazione allo scopo di focalizzare il raggiungimento del Bene Comune – il benessere e la salute in un mondo aperto a tutti. Assolvendo alla funzione di incubatore socioculturale per la maturazione di un sistema di valori a cui ispirare i propri comportamenti quotidiani, l’Associazione vuole essere una fonte d’innovazione inclusiva e non esclusiva, vuole dare una impronta all’agire individuale e collettivo, ambisce ad essere un punto di riferimento (ed un monito) per la creazione di capitale sociale e per lo sviluppo di una crescita della collettività in senso pienamente umano e civile;

*          la responsabilità e la promozione sociale per il miglioramento della qualità di vita e della salute delle persone e dei cittadini.

Conseguire la salute è, secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (“OMS”, o World Health Organization, in inglese “WHO”), benessere fisico e psichico. Per poter essere costruita a livello collettivo deve essere implementata una grande azione di trasformazione culturale che prevede ricadute intersettoriali. Conseguentemente l’Associazione FareRete InnovAzione BeneComune APS Onlus si pone come uno dei volani di questa trasformazione culturale, realizzando anche progetti di educazione nelle scuole di ogni ordine grado.

  1. Come è organizzata? Ha strutture territoriali? Da chi è rappresentata ai vari livelli?

Gli Organi dell’Associazione FareRete InnovAzione BeneComune APS Onlus

sono:

l’Assemblea degli Associati;

il Consiglio Direttivo;

il Presidente del Consiglio Direttivo

il Vicepresidente del Consiglio Direttivo.

Gli Associati sono l’organo primario associativo, possono aderire persone fisiche o giuridiche, associazioni e/o enti pubblici o privati, che, interessati alla realizzazione delle finalità istituzionali, ne condividano in modo espresso gli scopi, lo spirito e gli ideali, senza alcuna discriminazione di sesso, età, lingua, nazionalità, religione ed ideologia.

Le Cariche Sociali e deleghe di rappresentanza per il triennio 2022-2024 sono:

Rosapia Farese, Presidente e Rappresentante legale – approvazione formale verbale della nomina Rappresentante legale 01^_CD del 23 dicembre 2021

Francesco Di Coste, Vicepresidente con delega di Rappresentante Istituzionale per i rapporti esterni

Laura Corsaro, Segretario Generale e Comitato di Segreteria: Andrea Tomasi

Giuseppe Morelli, coadiuvato da Francesco Corsaro, Tesoriere e Comitato di tesoreria

Altre cariche in delibera di rappresentanza per il triennio, per la gestione generale con i seguenti titoli sono:

Valentina Proietti e Daniele Corsaro, Consiglieri delegati alla Comunicazione e PR Comitato di Comunicazione e Pr: Andrea Tomasi

Francesco di Coste, e Sara Virgilio, Consiglieri delegati al coordinamento dei Progetti, Comitato Progetti: Andrea Merlo

Per il Comitato per la Base Associativa e tenuta del libro Soci, la Rete di Reti e le attività di Fundraising e Crowdfunding, ne assumono collegialmente nomina e delega tutto il Consiglio d’Amministrazione – Rosapia Farese, Francesco di Coste, Laura Corsaro, Giuseppe Morelli, Francesco Corsaro, Andrea Tomasi, Valentina Proietti, Daniele Corsaro, Sara Virgilio, Emanuele Corsaro, Andrea Merlo.

  1. Quali iniziative sta attualmente svolgendo? Ed in passato? Quali programmi ha per il futuro?

Progetto PUC XIII Municipio 31 maggio 2022 è il proseguo del precedente Progetto – anno 2021, incarico avuto dal XIII Municipio (vedi sotto i dettagli)

Progetto “OSSERVATORIO” (vedi sotto i dettagli) con presentazione dei risultati dall’indagine sul territorio, prevista per il mese di Giugno 2022, vogliamo organizzare un evento con le Istituzioni, le associazioni e i cittadini.

Il Progetto “PREMIO FARERETE”: nel 2018 è stato istituito il “Premio FareRete BeneComune ” dedicato ai migliori progetti o servizi originali, che promuovono il miglioramento del Bene Comune nelle realtà territoriali italiane.

Call for Ideas: i progetti selezionati sono basati a sostenere il lancio di questo Premio proprio per la scoperta e il supporto di programmi e progetti che sposano l’ideale visione di perseguire il Bene Comune in un ambito di sviluppo sostenibile e possano aiutare l’Italia ad affrontare le tante debolezze dell’attuale modello, convinti che anche piccoli progetti possono rappresentare un valido contributo alla soluzione di problemi complessi come quelli sopra citati.

La seconda edizione “PREMIO FARERETE” è prevista a Marzo 2023 https://urly.it/3ncn9

Con il direttivo stiamo lavorando sulla Scheda “Carta Identità” che ha lo scopo di provare ad immaginare come un’Associazione laica volta al BeneComune, possa essere incisiva, non solo nella vita quotidiana dei nostri associati, dei cittadini, delle ragazze e ragazzi, delle Istituzioni e stekolders ma anche nel contesto nazionale e perché no, internazionale dell’associazionismo, per la promozione sociale e no, con proposte educative (e formative) – 1^ presentazione maggio 2022.

Siamo in attesa di dare avvio al progetto “Viva la Vita” che ci consentirà, in partenariato con altre realtà associative promotrici del progetto, Francescani nel Mondo APS e l’Unione Nazionale per la Lotta all’Analfabetismo come capofila, di approcciare al mondo della Scuola attraverso la Cultura d’Impresa e l’Educazione Civica. In particolare, si tratta di una proposta di innovazione didattica per la integrazione orizzontale e verticale del sistema scuola con la società civile e con il mondo produttivo, delle professioni e del terzo settore finalizzata alla generazione di un management territoriale virtuoso ed in fruttuoso rapporto con le istituzioni civili locali, nazionali ed europee e con le comunità localmente presenti e operanti.

Il programma è atto a offrire risposte competenti e funzionali a tutti e cinque gli ambiti in cui il Ministero intende operare attraverso la selezione degli Enti di Terzo Settore per iniziative di co-progettazione volte alla realizzazione di progetti ai sensi dell’art. 55, comma 3, del Dls.n.117/2015, e cioè: contrasto alle mafie e legalità, inclusione, sostenibilità e transizione ecologica, promozione dell’internazionalizzazione dei percorsi formativi, promozione del libro e della lettura.

Il disegno progettuale offre risposte concrete e vitalmente operanti al fine di generare occasioni virtuose che costituiscano baluardo e resistenza, oltre che contrasto, alle mafie ed a prassi collaterali a queste,  attraverso una rinnovata cultura di impresa, attraverso un nuovo approccio alla educazione civica, attraverso nuovi processi cognitivi ed esperienziali integranti crescita umana ed empowerment personale,  sapendo di trovare nei giovani e nei giovanissimi un terreno assolutamente fertile per costruire un migliore futuro per la nostra scuola, per la società civile, per la nostra nazione, per noi Popolo Italiano ed Europeo, per la nostra e di tutti Umanità.

Nel mese di giugno 2022 abbiamo in programma di organizzare la Giornata del FareRete, una interessante sessione formativa mirata allo sviluppo del lavoro di team nella nostra comunità, una giornata intensiva di cooperazione tra gli associati mirata ad esprimere il nostro potenziale di esprimere e promuovere il fare e il saper fare all’interno del nostro tessuto comunitario. Sarà anche un evento sul Benessere organizzativo, perché riteniamo che per produrre attività di valore all’esterno occorra alimentare il benessere all’interno. L’obbiettivo è quello di sostenere una felicità pubblica e privata che prenda sul serio il benessere nei luoghi del lavoro, che sono anche i luoghi della vita.

A novembre 2021 abbiamo terminato il Progetto “La gestione delle fragilità cliniche e sociali nel nostro Sistema Sanitario prima, durante e dopo il Covid-19: quali proposte utili per il futuro?”. Ossia un’indagine osservazionale condotta per individuare le situazioni di particolare disagio di cui hanno sofferto le persone più “fragili” ed in particolare gli anziani, a seguito delle carenze e delle disfunzioni medico-cliniche, terapeutiche, sociosanitarie ed organizzative che si sono verificate in seno ai Servizi Sanitari Regionali con riferimento al periodo prima, durante e dopo l’emergenza sanitaria COVID-19. L’obiettivo è stato quello di elaborare un modello di miglioramento che possa essere trasferito alle istituzioni pubbliche.

L’osservazione è stata condotta in 10 Regioni e focalizzata in particolare su quattro Aree:

l’assistenza ospedaliera (anche nella sua integrazione con i servizi territoriali);

le assistenze domiciliari;

le RSA e le residenzialità socio-sanitarie;

i processi di integrazione sociosanitaria e di continuità assistenziale;

Il progetto ha avuto il suo calcio di inizio nel luglio 2020 quando si è costituito il gruppo di partecipanti, ed il suo start-up a fine Novembre 2020 quando si è tenuto un webinar per la sua presentazione ufficiale. Progetto patrocinato da prestigiose istituzioni e sponsorizzato, con contributi non condizionanti, da importanti Aziende farmaceutiche e del settore diagnostico. Innumerevoli sono state le riunioni con i partecipanti, i coordinatori, i valutatori e non ultimo gli sponsor di questo progetto, che ci hanno impegnato pesantemente. Questo progetto ha rappresentato anche l’occasione per cimentarci con tematiche di natura amministrativa, contrattuale, organizzativa, comunicazionale, ecc.

Gli obiettivi del progetto sono stati ampiamente raggiunti.

I risultati della ricerca sono stati presentati e discussi all’Intergruppo Parlamentare sulla Cronicità nella Sala Nassirya di palazzo Madama il 19 ottobre 2021.

E il 25 novembre 2021 si è svolto invece l’evento di presentazione dei risultati del Progetto alla stampa, sancito anche dalla pubblicazione del volume “COVID & Fragilità”:  https://urly.it/3ncn6

Il Progetto PUC del XIII Municipio, iniziato a luglio 2021 è un progetto che  non si limita a promuovere la cultura del rispetto e dell’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro ma che riorganizza e potenzia tutti i servizi della rete e i fondi a supporto delle Povertà; l’esperienza intrapresa con questo piccolo numero di persone, circa 60 percettori di RdC, con le quali è stato sviluppato questo progetto pilota, INNOVATIVO, un percorso formativo pensato e destinato ai percettori del reddito di cittadinanza con caratteristiche di concretezza ed orientamento al lavoro, basato sul prendere consapevolezza per entrare in una dimensione di “RELAZIONE “.

Come associazione possiamo dirci orgogliosi, per l’andamento positivo sia in ambito del territorio, con le Istituzioni, e con le tante associazioni che hanno aderito al progetto nel progetto:

“OSSERVATORIO”

Non era assolutamente scontato, la partecipazione di un folto numero di associazioni con grande interesse a ripensare le relazioni sociali e le politiche di welfare rileggendo la propria vita e le proprie esperienze.

L’Osservatorio, come attività e struttura risultante dal progetto PUC, è definito come un cantiere aperto che ricomprende, come operai del bene comune, tutti coloro che partecipano al progetto: responsabili, coordinatori docenti, e gli stessi beneficiari. Tra i beni comuni da tutelare vi sono beni intangibili, ma non per questo non concretamente presenti nella collettività come il decoro, il rispetto, il prendersi cura delle persone e delle cose, e tangibili come l’aria, l’acqua, il verde, ossia tutto ciò che costituisce l’ambiente in cui viviamo. È stato approfondito il pensiero sul lavoro, non solo come attività che ci permette di avere una corresponsione economica, ma che definisce la nostra identità personale ed il nostro status nella comunità. Si sono poste le basi ed i presupposti di costruzione di una cultura del lavoro. Il percorso progettuale, infatti, avrà come obiettivo di sfondo, il fornire ai beneficiari, tramite le attività formative e l’addestramento, un metodo cognitivo di lettura del contesto normativo, sociale, lavorativo che permetta loro di divenire cittadini attivi e responsabili e parte integrante della comunità a cui appartengono.

Nota: L’osservatorio è strutturato in tre Aree con tavoli: Sociale- Ambiente/Decoro – Diritto e Dovere di Cittadinanza. Riferimenti: https://urly.it/3ncma , https://urly.it/3ncn4 )

  1. Fa parte di networks interassociativi a livello locale, nazionale, internazionale, intrattiene specifiche collaborazioni o rapporti istituzionali con altri soggetti pubblici o privati.

Abbiamo intrapreso dei rapporti istituzionali con l’Intergruppo Parlamentare sulla Cronicità in seno al progetto Fragilità, i cui risultati sono stati appunto presentati ed accolti molto positivamente, non solo livello istituzionale ma anche in collaborazione con l’Università di Napoli e LIUC -Università Cattaneo, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ANCI, ROMA CAPITALE, REGIONE LAZIO, alcuni referenti regionali sia di associazioni pazienti che clinici operanti sul territorio e  aderiamo and UNIPAX e UNITED PEACERS  FOUNDATION, siamo membri  della CONSULTA SICUREZZA STRADALE ROMA CAPITALE, i nostri progetti sono patrocinati da istituzioni (Ministero della Salute, Ministero Sviluppò Economico, Istituto Superiore della Sanità etc.) e aziende private del comparto dell’area SALUTE, in area AMBIENTE, LAVORO, EDUCATIONAL.

(Intervista rilasciata e concessa per la pubblicazione sulle testate: Corriere Nazionale e Stampa Parlamento ad Antonio Rossello. Roma. 10 Maggio 2022).

(*) Rosapia Farese. Nasce a Roma il 23 febbraio 1947. Vedova di Michele Corsaro, madre di cinque figlioli e nonna di 16 nipoti. Ulteriori sue note biografiche.

(**) L“Associazione FareRete – Innovazione Il Bene Comune – Il Benessere e la Salute in un Mondo Aperto a Tutti – Michele Corsaro” – Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale ha sede in Via Vincenzo Lamaro, 51 – 00173 Roma. I suoi riferimenti sono: E-mail: fareretebenecomune@gmail.com  e sito ufficiale: www.fareretebenecomune.it

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