L’Italia torna in giallo da lunedi’, salvo 5 Regioni arancioni (Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata e Valle d’Aosta) e solo la Sardegna zona rossa. Le decisioni dopo il monitoraggio che vede in discesa l’indice Rt da 0,85 a 0,81, l’incidenza dei casi e la pressione di ricoveri e terapie intensive. Ma l’Iss avverte che il quadro dell’epidemia ‘resta impegnativo’ e occorrono ancora ‘cautela e gradualita”. Mentre dalle Regioni arrivano richieste al governo di maggiori aperture e la data per una nuova verifica sui nodi del coprifuoco e dei ristoranti viene indicata a meta’ maggio. De Luca chiede ‘isole Covid free’.
CdM sul Piano di Ripresa e Resilienza. L’impegno di Draghi e’ “consegnare alle prossime generazioni un Paese piu’ moderno”. Nella bozza di 318 pagine sono tratteggiate sei missioni, quattro grandi riforme, tre priorita’ trasversali di sostegno a giovani, donne, Sud. Previste 30 grandi infrastrutture di ricerca e uno di eccellenza per le epidemie. La stima del suo impatto sul Pil “sara’ nel 2026 di almeno 3,6% piu’ alto”. Stop a quota 100, 228mila nuovi posti per gli asili, accesso snello, semplificazione e digitale per la P.A, la laurea varra’ gia’ come esame di Stato. Piu’ gare nei servizi pubblici, 25 miliardi pe i treni veloci. La supervisione politica del piano sara’ a Palazzo Chigi.
Sulla conferma della chiusura dei centri commerciali nel week end sale la protesta dei commercianti: ‘stupiti’ e ‘preoccupati’ gli operatori hanno chiesto a Draghi un incontro urgente. ‘Abbiamo bisogno di certezza’, dice il presidente di Federdistribuzione Alberto Frausin. Protestano anche i presidi delle scuole che definiscono ‘scandaloso’ aver cambiato le percentuali per le percentuali di frequenza all’ultimo.