La Corte Costituzionale ha detto NO al Referendum sull’Eutanasia

Politica

Di

“Favor vitae” e pari dignità di tutte le persone , NO  al “suicidio assistito”

di Antonino Giannone^

La Corte Costituzionale ha deciso  NO al Referendum sull’EutanasiaNO  al “suicidio assistito”, NO  all’ “omicidio del consenziente”  schierandosi dalla parte dei più deboli, dei più vulnerabili.

Cosa richiedeva il quesito? Il quesito posto sostanzialmente chiedeva l’abrogazione parziale dell’articolo 579 del Codice Penale in merito all’omicidio del consenziente che punisce con una pena detentiva tra i sei e i quindici anni chi cagiona la morte di una persona con il suo consenso

La decisione conferma che la Costituzione della Repubblica Italiana, come   la   Dichiarazione dei diritti dell’uomo, è basata sul “favor vitae”, sulla pari dignità di tutti gli esseri umani indipendentemente dalle singole condizioni sociali, economiche, anagrafiche e di salute.

Si tratta del  riconoscimento delle fondamenta antropologiche della persona umana, del rispetto dei diritti umani intangibili e inalienabili, primo tra tutti quello alla Vita.

Riportiamo il pensiero della Conferenza Episcopale  Italiana,  presieduta da Sua Eccellenza il Cardinal Gualtiero Bassetti, in seguito alla decisione della Consulta su questo tema che ha espresso in un comunicato il seguente pensiero: “La Corte Costituzionale con la decisione di oggi “ha confermato che l’abrogazione, ancorché parziale, della norma sull’omicidio del consenziente è contraria al principio di ‘tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili’”. Così la Conferenza Episcopale  Italiana sulla decisione della Consulta, che ha dichiarato inammissibile il quesito referendario sull’”omicidio del consenziente”.

Questo il commento della  Senatrice Paola Binetti: “Non è sfuggito ai Giudici della Corte quanto sta accadendo in altri Paesi che hanno reso possibile l’omicidio del consenziente; lì è possibile verificare con fatti e numeri alla mano come le norme vigenti non assicurano la tutela minima delle persone più deboli e più esposte. È vero che esistono alcuni casi in cui è facile cogliere la dimensione drammatica della sofferenza, il dolore, la solitudine, quella insopportabile fatica di vivere, che spinge a desiderare la morte come liberazione. Ma è anche vero che una norma che facilitasse l’omicidio del consenziente potrebbe facilmente ridurre le garanzie a cui ha diritto ogni persona per affrontare e superare i momenti bui che prima o poi si affacciano nella vita di tutti noi. Potrebbero venir meno nel soggetto sia le garanzie interne – la volontà e la capacità di reagire, di cercare e di trovare altre motivazioni per vivere -, che le garanzie esterne di tutela, ad esempio, davanti a una presa in carico particolarmente complessa di persone con sindrome di Alzheimer, o con gravissime forme di disabilità” (da www.ilsussidiario.net del 16 Febbraio).

Per il giudizio di inammissibilità sul Referendum sull’Eutanasia, esprimo la soddisfazione mia e dei Membri del Comitato Scientifico della Fondazione Democrazia /Fiorentino Sullo, composto da 89 Esperti in 22 Aree tematiche che svolge un’attività prepolitica di esame delle proposte di legge con dibattiti e confronti tra Tecnici ed Esperti dei  settori interessati, un’attività di Formazione di Cultura di base ai Millennials per  Servire la Politica e non servirsi della politica, come ci ammonisce Don Luigi Sturzo da 103 anni!

I diritti umani, primo tra tutti quello alla vita, sono inscritti nella natura stessa dell’uomo in qualunque situazione e in ogni fase del suo sviluppo, per questo hanno un valore assoluto e non possono, per loro natura, essere assoggettati alle convenienze contingenti della maggioranza politica di turno. Sono le radici stesse di uno stato democratico, veramente laico e liberale  . Si tratta dei principi di uno dei 6 pilastri della Mission culturale del Comitato Scientifico (www.fondazionedemocraziacristiana.it).

Per chi ha Fede, l a Vita è Amore “perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. 8Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. 9In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. 10In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati(+ Prima lettera di Giovanni 4,7-10)

Siamo assolutamente contrari alla politica dello scarto, più volte denunciata da Papa Francesco.

Non vogliamo una società organizzata quasi esclusivamente sulla base di criteri di efficienza produttiva, secondo i quali la vita di una persona che è irrimediabilmente inabile non ha più alcun valore; siamo contrari a una visione della società che consideri anziani, malati gravi, persone con disabilità fisiche o mentali un peso oneroso per le casse dello Stato, che anziché impegnarsi per eliminare le sofferenze fisiche e psicologiche di una malattia tramite le cure palliative scelga di eliminare il malato.  Le cure palliative non riguardano solo la terapia del dolore, ma anche la presa in carico della persona sofferente e della sua famiglia, anche dal punto di vista psicologico e sociale:  essere inguaribile non significa essere incurabile.

Adesso il Parlamento dovrà legiferare e non potrà non tenere conto di questa decisione   della Consulta perché, nonostante vi sia già la legge 219/2017 sul biotestamento la nuova proposta di legge  in discussione sul ‘suicidio medicalmente assistito’ ripropone una visione fortemente eutanasica.  Infatti riguarda tutti i casi di inabilità o malattie irreversibili anche se non a rischio di vita, e d espande  oltre ogni limite la possibilità di richiesta di morire.

Ci auguriamo che i Parlamentari , al di là delle appartenenze partitiche , sappiano rispondere alla loro coscienza sul valore della Vita che i nostri Genitori ci hanno donato e   che noi tutti dobbiamo tutelare fino alla fine naturale della nostra esistenza terrena  . Non abbiamo il diritto di sopprimere la nostra Vita. 

^ Antonino Giannone

Prof. Leadership and Ethics

Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Democrazia /Fiorentino Sullo

foto scienza e vita

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