La crisi dei sottomarini affonda i negoziati

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La “crisi dei sottomarini” tra Australia e Francia ha provocato uno stop di un mese ai negoziati, annunciati da tempo, su un possibile accordo di libero scambio tra l’Australia e l’Unione Europea. Lo ha reso noto oggi un funzionario Ue. Il rinvio è stato deciso in seguito alla risoluzione di Canberra di annullare un importante contratto di acquisto di sottomarini francesi. La rescissione dell’accordo per la fornitura militare è avvenuta il mese scorso: l’Australia avrebbe dovuto ricevere dalla Francia dodici sottomarini a propulsione convenzionale per un valore di 90 miliardi di dollari australiani (55 miliardi di euro), ma alla fine ha prevalso l’opzione che prevede l’acquisto di un minor numero di sottomarini nucleari made in Usa.

La mossa ha scatenato un grave conflitto diplomatico con la Francia, anche se il ministro del Commercio australiano, Dan Tehan, ha tentato di gettare acqua sul fuoco, dicendosi sicuro della prosecuzione degli accordi tra Bruxelles e Canberra. “Comprendiamo la reazione della Francia alla nostra decisione sui sottomarini, ma alla fine ogni nazione deve agire nel proprio interesse nazionale, cosa che l’Australia ha fatto”, ha affermato Tehan, che prevede di incontrare il commissario europeo per il commercio Valdis Dombrovskis la prossima settimana.9Colonne

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