La “fiducia” dei magistrati nei magistrati, le risposte di Davigo e i lamenti di Letta

Fisco, Giustizia & Previdenza

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Il pm Storari dice che il suo comportamento anomalo nasce dal fatto che doveva “tutelarsi”.

Ma tutelarsi da chi? Dagli indagati? Dai malavitosi? No, dai suoi colleghi della procura di Milano.

E cosa fa per tutelarsi? Presenta denuncia alla procura competente (Brescia)? No. Al presidente del consiglio superiore della magistratura? No. Clandestinamente consegna verbali secretati a un suo amichetto di chiara fama giudiziaria e televisiva, Piercamillo Davigo.

Cosa ne fa Davigo? Li deposita ritualmente al CSM? No. Li conserva segretamente, ma non troppo gelosamente, visto che vengono, in forma anonima inviati ai (soliti) giornali: Fatto Quotidiano, Domani, La Repubblica.

Il PG della Cassazione stigmatizza questo loro comportamento come grave violazione dei doveri del magistrato.

Come finirà questa vicenda si vedrà, una cosa però è chiara fin da adesso: quanta fiducia la magistratura ha nella magistratura: nessuna.

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Dice Piercamillo Davigo: “il segreto non è opponibile ai consiglieri del csm”.

Dice Charlie Brown: “Quando pensi di avere tutte le risposte, la vita ti cambia tutte le domande”.

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Enrico Letta lamenta che, in un governo di unità nazionale, il comportamento della Lega che si impunta su argomenti divisivi, come il coprifuoco, crea un grave problema alla stabilità del governo.

Ha ragione.

E impuntarsi sul ddl Zan o sullo ius soli cosa crea?

IL TACITURNO

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