Equitalia, Matteo Salvini lancia la sua idea: chiudere le cartelle esattoriali che siano sotto i 100mila euro. Obiettivo? “Liberare milioni di italiani, incolpevoli ostaggi, e farli tornare a lavorare, sorridere e pagare le tasse” è la posizione del vicepremier, che arriva nel giorno in cui la Guardia di Finanza – per il suo 244esimo anniversario – rende note le cifre relative a reati fiscali e grandi evasori che, “tutti insieme, in un anno e mezzo hanno sottratto allo Stato 2 miliardi e 300 milioni di euro (in media, più di 2 milioni ciascuno)”, rendono noto le Fiamme Gialle.
GRANDI EVASORI – Numeri che non sono da accertare, né importi ancora da recuperare a tassazione o da incassare da parte del fisco ma, sottolinea la GdF, valori e beni congelati per oltre la metà (1,3 miliardi di euro) e poi acquisiti in via definitiva – con la confisca – al patrimonio dello Stato. Dati cui il vicepremier e ministro dell’Interno plaude ma ora, sottolinea Salvini, “tocca al governo semplificare il sistema fiscale e ridurre le tasse”.
COTTARELLI – Una posizione, quella sulle cartelle sotto i 100mila, che Carlo Cottarelli, economista e direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, considera “l’ennesimo condono che può far recuperare un po’ di soldi ma, secondo me, non tanti quanto si dice”.