La nuova professione dell’ottico sotto la lente – incontri gratuiti e un convegno

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XXIII Congresso Interdisciplinare di Istituto Zaccagnini il 13 e 14 novembre.  la professione di ottico a una svolta dopo l’effettiva entrata in vigore del decreto 92/2018.  

Il nuovo ottico può segnalare al medico eventuali anomalie che richiedano degli approfondimenti. Dopo due anni di interruzione dovuti alla pandemia, torna a Bologna l’appuntamento che, dal 1996, fa incontrare ottica, optometria, oftalmologia con le discipline scientifiche e professionali connesse con la salute degli occhi e con la funzionalità visiva

BOLOGNA – Si terrà a Bologna, domenica 13 e lunedì 14 Novembre 2022, al Centro Congressi Hotel Savoia Regency, il XXIII Congresso Interdisciplinare di ottica, optometria, oftalmologia di Istituto Zaccagnini. Il congresso si svolgerà in presenza, nel rispetto del regolamento anti-Covid e avrà il titolo “Conoscere e valutare opportunità e rischi dell’entrata in vigore del decreto 24 maggio 2018, n 92”. Al termine dell’anno scolastico 2022/2023, saranno effettive le norme che stabiliscono il nuovo percorso formativo degli ottici, secondo il regolamento sull’istruzione professionale del 2018. Gli studenti che avranno completato il biennio e il quinquennio per l’abilitazione alla professione di ottico dovranno avere una formazione avanzata, orientata ad assistere, consigliare il cliente sui prodotti migliori per la correzione del difetto visivo, ma non solo. Il “nuovo” ottico, come da decreto, è chiamato anche a

“Effettuare, con adeguate tecnologie e nei casi consentiti dalla normativa vigente, l’esame delle abilità visive e della capacità visiva binoculare in relazione alla progettazione e all’assemblaggio degli ausili ottici necessari, segnalando all’attenzione medica eventuali condizioni del cliente che indichino anomalie degli occhi e della salute” (Competenza numero 3, Allegato M, Decreto interministeriale 92, 24 maggio 2018).

Si delinea così il profilo di uno specialista che deve segnalare al medico eventuali situazioni di allerta, facendo così da prima barriera di controllo e difesa della visione e della salute dell’occhio.

Spiega Giorgio Righetti, direttore di Istituto Zaccagnini: “Il Decreto segna una svolta importante per gli ottici che compiono un salto di qualità con il rafforzamento delle conoscenze in optometria e di importanza nel rapporto con il medico e il cliente ametrope/paziente. Il decreto, inoltre, introduce conoscenza dei software utilizzati in contattologia, del lessico tecnico inglese, del trattamento ortocheratologico, esecuzione dell’esame della vista optometrico, utilizzo del visual training: prassi, protocolli e procedure che vengono inserite formalmente nel bagaglio dell’ottico optometrista”.

Il Congresso, con una serie di sessioni e di tavole rotonde e dibattiti, affronterà rischi e vantaggi che una corretta interpretazione del Decreto comporta e consentirà di apprendere tutte le novità alle quali gli ottici dovranno allineare le proprie competenze per potere esercitare – al netto di responsabilità professionali – la propria attività.

Il congresso interdisciplinare di Istituto Zaccagnini è tra i pochi eventi scientifici del settore, finanziati da un istituto privato indipendente, che chiama a raccolta docenti ed esperti italiani e internazionali sui temi dell’ottica e dell’optometria. L’evento si tiene ogni anno dal 1996. 

Istituto Zaccagnini

Istituto Zaccagnini – Istituto Zaccagnini nasce nel 1977. Nel 1992 viene intitolato a Benigno Zaccagnini: un omaggio a un uomo importante e autorevole della politica italiana, medico pediatra, fautore di interventi specifici per regolamentare le professioni sanitarie.

Istituto Zaccagnini oggi ha due sedi, a Bologna e Milano, in cui si tengono, oltre al Biennio di Ottica, Corsi annuali e biennali di Optometria per studenti e per lavoratori (questi ultimi anche a Torino e Venezia) e una serie di Corsi superiori di specializzazione e Master in tutte le principali discipline dell’ottica, dell’optometria delle scienze neurologiche. A partire da giugno 2020 – da quando, cioè, su indicazione della conferenza stato-regioni, gli istituti professionali hanno potuto riprendere le lezioni in presenza – nei corsi dell’Istituto Zaccagnini nessuna classe è andata in quarantena. Le misure applicate nelle due sedi prevedono: sanificatori biologici dell’aria, controllo della temperatura e distanziamento, protocolli di pulizia e di sicurezza potenziati, mascherine FFP2 nei laboratori.

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