La primavera dell’Albania

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di Doriana Metollari

Una primavera come quella che ci si aspetta dopo un lungo inverno, con tanti giorni di paura subito dopo il terremoto, poi anche l’epidemia, ma qui non eravamo noi soli. Ma alla fine il sole arriva sempre e la primavera fa il suo percorso. È la legge. Solo che questa terza parte del capitolo per l’Albania è accompagnata dagli venti che cambierano la politica e l’economia, speriamo per il bene di tutti. Soprattutto speriamo che cambierà il modo di governare il paese.
Si vota tra qualche giorno, e la situazione pare essere calma, molto piu’ calma del solito. A quanto pare ci sarà un tranquillo passaggio di potere per una volta, e alla fine si deciderà di accettare la sconfita. Niente è per sempre.
L’economia, sarà il pilastro del PD con il suo progetto di flat tax per riattivare economia e investimenti. Loro puntano molto su questo, come anche sulla promessa di combattere la corruzione a rafforzare le istituzioni, ma troppo lavorare per arrivare a un buon risultato.
I socialisti di Rama sembrano essere arrivati oramai alla fine del loro viaggio di questi due mandati, messi a dura prova prima dal terremoto, poi dall’epidemia. Per l’Albania oramai si cambia, prima nel modo di governare, la coalizione punterà sul rispeto della legge e l’integrità instituzionale. Sembra che il paese può respirare, questa è una strada che porta molto vicino agli standard europei. Meno propaganda nella campagnia elettorale questa volta e molto più pensieri e parole positive. Il linguaggio dell’odio non si sente quasi per niente. Si attacco si, ma l’opinione publica è più rilassata.
Il PD ha uno slogan: l’Albania vince: quindi si parte con il piede giusto, in primis l’apertura verso tutti. Il vetting ha cambiato la faccia dii tante istituzioni , ha avuto un buon esito durante gli anni, ma la lotta contro la corruzione in albania non si vince tanto in fretta, e il bisogno di questo paese di avere persone in grado di avere una propria integrita professionale, specialmente giudici, è grande.
Questo governo avrà una sfida cumunque: quella di fermare l’emigrazione dei giovani laureati che spingono di andare sempre all’estero. Punto di incontro di tutto è la Germania. Far tornare al clima di fiducia in questo paese non sarà facile, soprattutto se si parte con la stessa mentalità. La mancanza di meritocrazia lascia spazio sempre di più alla delusione, quindi bisogna partire proprio da questo cambiamento. I professionisti saranno quelli che faranno risorgere un nuovo paese, che deve essere guidato soprattutto dai principi della democrazia.

Doriana Metollari corrispondente Progetto Radici Tirana Albania

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