“La ricandidatura di Raggi una forzatura che ha diviso”, dice Luca Bergamo

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L’ex vicesindaco di Roma su Facebook: “Sono stato leale per 48 mesi, la sindaca ha deciso di i interrompere questa collaborazione”

© AGF – Luca Bergamo e Virginia Raggi

“Ho servito l’amministrazione di Roma con impegno e collaborando sempre lealmente per 48 mesi. La sindaca ha deciso di interrompere questa collaborazione a ridosso dalla fine del mandato”. Lo scrive su Facebook Luca Bergamo, ex vicesindaco di Roma.

Avevo espresso mesi fa riserve su modi e tempi della sua scelta di ricandidarsi – prosegue – perché così fatta, senza confrontarsi, senza riflettere sui limiti dell’esperienza, poteva disperdere la parte buona del lavoro fatto, danneggiare la costruzione di una innovativa alleanza politica nel paese e lasciare Roma con il Recovery Fund in mano a una destra che ben conosciamo e che a Roma ha lasciato solo macerie”.

“Avvisavo – continua – che la sua forzatura invece di unire, raccogliere in un progetto comune le forze disponibili, irrigidiva le posizioni dei diversi attori e l’estrema personalizzazione avrebbe reso più difficile un confronto onesto e di merito, il solo strumento disponibile per favorire l’evoluzione delle posizioni dopo quattro anni di ostilità aspre. Fino ad ora mi pare di averci visto giusto”.

Quindi Bergamo sottolinea: “Viviamo un momento durissimo e così sarà ancora. La città e il mondo della cultura sono in grave sofferenza, in questi mesi non ho cessato un momento di dare il mio contributo come assessore e vicesindaco, al mio meglio, nelle condizioni date e con correttezza. Continuo a essere convinto che la pluralità dei punti di vista, quando intellettualmente onesti, sia una ricchezza non un pericolo”.

Tra livello istituzionale, politico e campagna elettorale ci sono inevitabilmente sovrapposizioni, ma anche necessarie distinzioni da preservare e difendere. Le mie scelte si sono ispirate fino all’ultimo a questo principio. Resto convinto che condividere e riflettere serenamente sull’esperienza di questi anni, possa aiutare a preservarne gli esiti migliori, superarne evidenti limiti e dare forma al progetto di futuro che non emerge dal confronto politico quotidiano, ma che è indispensabile. Nei limiti del possibile concorrerò a farlo”. AGI

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