Dal 1978 appena fuori il Parco Nazionale di Yellowstone, accade che i principali banchieri del mondo si riuniscano per discutere di questioni economiche, implicazioni e opzioni politiche.
AGI – Da oltre tre decenni, in una valle dello Stato del Wyoming appena fuori il Parco Nazionale di Yellowstone, accade che i principali banchieri del mondo si riuniscano per discutere di questioni economiche, implicazioni e opzioni politiche. Il meeting, noto come il Simposio di Jackson Hole, quest’anno si tiene dal 25 al 27 agosto ed è organizzato dalla Federal Reserve Bank of Kansas City.
Lontani dalle pressioni quotidiane politiche e di mercato, Jackson Hole “permette ai partecipanti di fare un passo indietro e sfidare i loro presupposti e questa è una componente chiave del successo del Simposio”, racconta il presidente e amministratore delegato della Federal Reserve Bank di Kansas City, Esther George. L’ampia vallata a 2.000 metri di altezza, dal 1978 fa da da sfondo al simposio più atteso dagli operatori finanziari, da cui si decidono spesso le sorti dell’economia mondiale.
L’obiettivo è quello di favorire un dibattito aperto, una discussione riflessiva e, soprattutto, la massima trasparenza durante lo svolgimento dei lavori, i cui atti vengono poi pubblicati sul sito del simposio.
A oggi oltre 150 esperti hanno prodotto scritti su temi come inflazione, mercato del lavoro e commercio internazionale, tutti consultabili sul sito della Fed di Kansas City. Dalla grande crisi finanziaria del 2009 i vari presidenti della Fed utilizzano il simposio per annunciare cambi di politica monetaria o di prospettive economiche. Non a caso, l’intervento più atteso è quello di Jerome Powell, in programma venerdì’ alle 16 italiane.