La zona di Milano dove da più di due mesi non arriva la posta (o arriva troppo tardi)

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A raccontarlo all’AGI è il signor Vincenzo che aspetta, tra le altre cose, le tessere sanitarie sue e del figlio. L’amministratrice di diversi condomini nella zona conferma che le bollette arrivano già scadute e le Poste ammettono “rallentamenti”  .

Ufficio postale, Poste Italiane, Posta (Agf)

AGI – Il signor Vincenzo Fedele aspetta da due mesi e mezzo la tessera sanitaria sua e di suo figlio, le bollette, le spese condominiali e pure una cartolina dalla Francia che alcuni amici gli hanno annunciato da un po’.

“Da tutto questo tempo io e gli altri inquilini del condominio di via Spadolini 10/D troviamo nelle cassette delle lettere quasi solo volantini pubblicitari – racconta all’AGI -. Qualche giorno fa è venuto un ragazzo neoassunto dalle Poste, i condomini quasi se lo sono ‘mangiato vivo’ nonostante non fosse ovviamente colpevole”.

L’amministratrice condominiale conferma

Il problema riguarda quantomeno tutta la zona di via Ripamonti, territorio in grande espansione immobiliare dove sorgerà anche il villaggio olimpico per i giochi invernali di Milano-Cortina 2026. A confermarlo è Anna Radici, amministratrice dell’immobile e di diversi altri nei paraggi: ”E’ un problema generale non solo di questa zona ma di tutta la città –dice -.  Pare che la posta sia accatastata nei magazzini e fatichi a uscirne. Ho chiamato il custode  della Torre Fucsas e anche lì ci sono problemi. Le bollette arrivano quando sono già scadute”.

L’ammissione dei “rallentamenti”

Il signor Fedele ha presentato un reclamo il 17 gennaio a cui Poste Italiane ha risposto ammettendo che “si sono verificati effettivamente alcuni temporanei rallentamenti nella consegna della corrispondenza. Tuttavia – era stata la rassicurazione – sono state tempestivamente intraprese tutte le opportunità nella risoluzione delle criticità e in particolare si è provveduto a sensibilizzare il personale a porre la massima attenzione nell’espletamento del servizio”.

“Sono anche andato con un altro condomini nell’ufficio delle Poste più vicino – prosegue Fedele – ma non ci hanno nemmeno aperto, dicendo che avremmo dovuto presentare delle segnalazioni. Così pochi giorni fa ho fatto un altro sollecito. Sono stato costretto ad andare da A2A, fornitrice di luce e gas, a farmi fare una copia delle bollette e meno male che l’ho fatto prima che scadessero”.

Le ragioni del ritardo? “Qualcuno ipotizzava la mancanza di personale escluso dal lavoro perché senza green pass, ma non ci sono certezze”. Di certo c’è che la vacanza in Francia degli amici è uno sbiadito ricordo.

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