“Ladra e parassita”, insulti alla senatrice M5S

Politica

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(credits: Le Iene) 

“Lei ha solo una piccola pecca, verificare più a fondo le fonti”. La neo senatrice Vittoria Bogo Deledda non ci sta, e alle accuse delle Iene sulla ‘miracolosa’ guarigione dopo un anno di malattia, giusto in tempo per l’elezione al Senato, risponde piccata parlando di “costruzione di un caso mediatico”. E lo fa attraverso un post su Facebook con allegato un brevissimo file audio: 20 secondi iniziali di una telefonata con la ‘iena’ Filippo Roma, che la senatrice rimprovera bonariamente per non aver – a suo dire – approfondito abbastanza.

Tutto questo per aver lavorato troppo, non poco! Basterebbe – scrive indignata la senatrice – vedere le mie agende degli appuntamenti socio-assistenziali di 25 anni. Tutto questo perché chi avrebbe dovuto non ha voluto verificare le fonti per dare informazioni veritiere e complete, come la corposa cartella INAIL con fitta relazione e ben 60 allegati! (Forse poco funzionale alla costruzione di un caso mediatico, ma rivelatrice di ben altra storia…). Tutto questo per avercela fatta dopo un lungo e graduale percorso! Tutto questo – sbotta – per essermi messa a disposizione della Politica, forte di una dura esperienza personale e professionale, pensando a chi si ammala sul lavoro e non trova vie d’uscita!”.

L’accorato post, tuttavia, non sembra scaturire l’effetto desiderato. Nei commenti – molti dei quali, denunciano gli utenti, cancellati dalla senatrice o da chi ne gestisce l’account -, a fronte di una minoranza ad incoraggiarla, è tutto un dito puntato contro la senatrice. E a ‘picchiare duro’ sono proprio i sostenitori del M5S. Le parole sono infatti pesantissime: “ladra”, “parassita”, “senza vergogna”, “scroccona”, “delinquente”, “ipocrita”, “falsa” gli insulti più gettonati di quanti, all’indomani della messa in onda del servizio su di lei, hanno visto nella reazione del marito di Bogo Deledda – che ha aggredito violentemente l’operatore delle Iene – una conferma della sua colpevolezza, chiedendone l’espulsione immediata.

Ma non solo. Il post della neo senatrice diventa anche occasione di sfottò, e l’anno di malattia “per stress” preso dalla pentastellata il pretesto: “E’ certo che nel corso della legislatura avrà tante ricadute da non consentirle di partecipare ai lavori in aula. Lasci l’IBAN che lo stipendio lo mandano a casa e non c’è neanche il rischio di visita fiscale“, scherzano, senza che la senatrice replichi alle accuse.

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