Le ossa non sono di Emanuela

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Le ossa rinvenute nella Nunziatura Apostolica di Roma lo scorso 30 ottobre non sono di Emanuela Orlandi né di Mirella Gregori, le due minorenni scomparse nella capitale nel 1983. E’ quanto si apprende in Procura dopo i primi risultati compiuti sulla datazione di alcuni resti, in particolare sulla calotta cranica e sul radio, dai quali si evince che sono certamente antecedenti al 1964. Figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia, la 15enne sparì in circostanze misteriose il 22 giugno del 1983.
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“Gli esami sulle ossa erano iniziati lo scorso 5 novembre. “Si tratta di un processo che richiederà qualche giorno”, aveva avvertito Gianni Arcudi, direttore della Medicina legale dell’Università di Roma Tor Vergata, ben consapevole dell’attesa che circondava il suo lavoro. “Ci sono risposte da dare. E le ossa parlano, ma bisogna trattarle bene, sennò restano mute”, aveva concluso.

I resti erano stati trovati il 30 ottobre da alcuni operai nel corso dei lavori di ristrutturazione all’interno dell’edificio di via Po. A quel punto l’autorità vaticana aveva informato l’autorità italiana ed erano scattate le indagini. Nel corso del sopralluogo gli esperti avevano eseguito i rilievi del caso e repertato le ossa. 

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