fbpx

Le tentazioni del Pd a correre da solo

Politica

Pubblicato da:

alle ore: 04:34

Rotto l’asse con i Cinque Stelle, lo scenario che si apre รจ quello che vede contrapposto il blocco di forze politiche che ha sostenuto Draghi fino in fondo e quanti hanno fatto mancare il sostegno al premier.

di Paolo Molinari

ยฉ Gabriele Maricchiolo / NurPhoto / Afp
– Enrico Letta

 

AGI – Sulle alleanze il Partito democratico รจย all’anno zero.ย Rotto l’asse con i Cinque Stelle, lo scenario che si apre รจย quello che vede contrapposto il blocco di forze politiche che ha sostenuto Draghi fino in fondo e quanti hanno fatto mancare il sostegno al premier.

Uno schema che, tuttavia, rischia di non restituire la complessitร ย delle posizioni in campo. Ilย ministro Dario Franceschini, uno dei piรนย strenui difensori del patto con i Cinque Stelle, chiude il campo largo a doppia mandataย dicendo che “con i Cinque Stelle รจย finita, c’รจย unoย schema nuovo e la sfida รจย tra chi ha difeso il governo Draghi fino all’ultimo e chi ha buttato tutto a mare“.

Per il titolare della Cultura, “tra quanti hanno difeso Draghi, ci possono essere forze che possono stare insieme in un rassemblement elettorale, non improvvisato perchรฉย maturato nella comune esperienza e agenda di governo, per vincere nei collegi uninominali”, dove si vince anche con un solo voto in piรนย dell’avversario.

Da solo il Pd potrebbe confermare i collegi storici, ma รจย difficile espugnarne di piรน.ย C’รจ, tuttavia, da considerare che difficilmente eventuali alleati del Pd accetterebbero di ‘sacrificarsi’ lanciandosi nella sfida in collegi impossibili.

Da qui il sospetto di chi legge gli altolร ย di Carlo Calenda e di qualche renziano come il tentativo di alzare la posta per quando ci sarร ย da trattare sulle candidature.

Carlo Calenda, in particolare, non ha mai smesso di bersagliare il Partito Democraticoย reo, a suo dire, di voler stringere una alleanza sulle parole d’ordine del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

“Non c’รจย alcuna intenzione da parte di Azione di entrare in cartelli elettorali che vanno dall’estrema sinistra a Di Maio.ย Questi cartelli sono garanzia di ingovernabilitร ย e sconfitta. L’agenda Draghi e l’agenda Landini-Verdi non stanno insieme. Sono prese in giro degli elettori”.

Calenda, riferisce un dirigente Pd, vorrebbe andare da solo, sicuro di poter puntare al 7 o all’8% dei consensi.ย “Vuole giocare la sua partita, รจย difficile convincerlo”.

Per quello che riguarda Matteo Renzi, invece, i dubbi sono tutti dei dem.

รˆ vero che nel partito c’รจย una fetta di parlamentari che guarda a leader di Italia Viva con simpatia, ma ce ne sono almeno altrettanti per i quali “sono piรนย i consensi che Renzi fa perdere che non quelli che fa guadagnare”.

A chiedere esplicitamente una alleanza che vada da Letta a Di Maio รจย Bruno Tabacci, leader di centro democratico, per il quale “c’รจย lo spazio per una coalizione che faccia riferimento all’agenda Draghi”.

Sulla possibilitร  di un rassemblement fra Pd e centristi dicono la loro anche le capogruppo dem in Parlamento. Il presupposto รจ che “le decisioni saranno prese collettivamente, negli organi del partito”.

In ogni caso, sottolinea Debora Serracchiani,ย “il M5s ha commesso errori gravissimi. Il loro disegno, dopo mercoledรฌ, non coincide piรนย con il nostro.ย indicheremo la nostra proposta per il Paese chiamando a raccolta chi ci sta”.

Simona Malpezzi, presidente dei senatori dem, ribadisce quanto detto da Enrico Letta, “il Pd penserร ย al Pd, ci concentriamo sulla nostra proposta, rispettosi dei nostri organismi interni”.

Poi, sull’ipotesi di allearsi con i centristi, sottolinea:ย “Il centrodestra non esiste piรน, c’รจย solo la destra. Non ci sono i moderati e il Pd si rivolge a piรนย mondi possibili”,ย dall’imprenditore del nord al popolo delle partite Iva, “a tutti coloro che chiedono un governo che li protegga dall’inflazione e dalle turbolenze della situazione economica globale”.

Il segretario Enrico Letta, intanto, va avanti: la prossima settimana riunirร ย gli organi del partito, dai gruppi parlamentari alla segreteria, fino alla direzione che potrebbe riunirsi venerdรฌ.

Di spazio per la tattica, osserva un esponente Pd, ce n’รจย poco, le coalizioni si costruiscono con fatica e il 14 agosto รจย giร ย tempo di presentare le liste.

“Luoghi e tempi per discutere ce ne sono, serve un regolamento per arrivare al percorso per le candidature”, spiega Stefano Vaccari, responsabile Organizzazione del Pd.

L’ultima volta che il Pd ha discusso di liste รจย stato nel 2018, con quella che รจย rimasta famosaย – o famigerata – fra i dirigenti del partito come ‘La notte delle Liste’: l’allora segretario Matteo Renzi si chiuse al Nazareno e le scrisse di suo pugno, lasciando fuori il resto del partito, ministri e capi area inclusi.

“Il regolamento per le candidature serve proprio per darsi delle regole attraverso le quali arrivare alle liste. L’ultimo giorno utile per presentarle รจ il 14 agosto, quando saranno sottoposte alla direzione per l’approvazione. Mi sento di escludere che si arrivi a quanto visto nel 2018. Non sarร  semplice, questo no, e forse nemmeno lineare. Ma un obbrobrio come quello non lo ripeteremo”.

Ilย Partito Democratico si presenterร ย al Paese “rivendicando la propria identitร ย e l’agenda sociale su cui Draghi aveva aperto il tavolo con le parti sociali”,ย spiegano fonti parlamentari dem.

Ciรฒย che questo significherร ย nell’economia delle future alleanze, รจย troppo presto per dirlo. Certo, le interviste e le indiscrezioni fatte filtrare ad arte sui quotidiani non aiutano il lavoro del segretario, come sottolinea Vaccari.

“Trovo veramente sbagliato che si discuta sui giornali di quello che dovrebbe o non dovrebbe fare il segretario. Enrico Letta sa meglio di chiunque altro quello che c’รจ da fare. Ha detto in modo chiaro che si discuterร  in direzione la prossima settimana sulla postura che il Partito Democratico dovrร  tenere in campagna elettorale, alle elezioni”, conclude Vaccari.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarร  pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci

Hai apprezzato i nostri contenuti? Aiutaci a condividerli.

Facebook
Twitter
Instagram
YouTube