Le verità di Silvio sulla guerra in Ucraina

Politica

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FILIPPO MONTEFORTE   –   Diritti d’autore  AFP  

Silvio Berlusconi torna al centro della scena con dichiarazioni roboanti. “Ho parlato con l’ambasciatore russo in Italia Razov. Mi ha spiegato le loro ragioni, cosa ha fatto Zelensky”. Di più: “Mi ha raccontato che è stata l’Ucraina a provocare ventimila vittime nelle zone contese. E che l’invasione era necessaria perché il rischio era che l’Ucraina attaccasse la Russia”. Non le manda a dire Silvio Berlusconi, nell’imminenza della campagna elettorale dopo la caduta del governo Draghi, l’ex cavaliere rinnega le dichiarazioni di critica all’invasione russa e sembra anzi prendere la parti del suo vecchio amico Vladimir Putin.

Ex deputati di FI sulle dichiarazioni di Berlusconi

Un’amicizia di lunga data che va oltre le relazioni istituzionali. Un’amicizia fatta di summit, ma anche di vacanze passate insieme in Sardegna e in Russia.

E non è neppure la prima volta che Sergey Razov, ambasciatore plenipotenziario di Mosca in Italia, ottiene i titoli dei giornali. Il diplomatico ha sempre difeso l’operazione militare speciale arrivando a querelare dei giornalisti italiani per articoli di critica al Cremlino e a Putin.

La querela di Razov a un giornalista de la Stampa

Le dichiarazioni di Berlusconi seguono lo scoop di queste ore della Stampa che sostiene che emissari russi avrebbero chiesto ad Antonio Capuano uno dei personaggi di collegamento fra Salvini e la Russia se i ministri leghisti si sarebbero dimessi provocando la caduta dell’esecutivo di Mario Draghi.

Il leader leghista era già stato accusato in passato per la troppa vicinanza fra il suo partito e Russia Unita, la formazione di Vladimir Putin.

Salvini rimanda le accuse al mittente, il sottosegretario con delega ai servizi segreti Franco Gabrielli afferma che l’informazione non proviene da fonti di intelligence, ma non smentisce che sia vera.

Smentite e non smentite mentre Giorgia Meloni professa fedeltà all’Europa e all’alleanza atlantica. Chiude il cerchio l’ambasciata russa in Italia che ha emesso un comunicato in cui laconicamente afferma: “Non abbiamo intenzione di aggiungere altro”. 

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