L’ecomafia ci ha rubato il futuro!

Ambiente, Natura & Salute

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La Polizia Provinciale di Monza e Brianza riceve una segnalazione. Ci sono dei camion che di notte scaricano del materiale, poche ore dopo, il fosso scavato in precedenza è riempito. “Ogni zappata è oro”, questa è la frase che viene intercettata. Cosa vuol dire? Ancora troppo presto per parlare di “Terra dei Fuochi” o di “Ecomafia”. Eppure quella frase è la genesi di quello che sta succedendo al nord e che da lì a pochi anni avverrà in tutta Italia.

L’ambiente non è tutelato dalla legge. Gli industriali producono rifiuti a ritmo frenetico, sono gli anni del boom economico. Smaltirli legalmente costa caro ma una soluzione c’è: facciamo un buco e buttiamoli dentro.

Chi gestisce l’affare? La ‘ndrangheta che già all’epoca aveva messo un piede nel nord Italia: figli di analfabeti, con la laurea, giacca e cravatta, Rolex d’oro al polso e una montagna di soldi da riciclare. Personaggi in giacca e cravatta che hanno fatto più morti di un killer vero e proprio.

Il nord comincia a riempirsi: non c’è più un buco libero! Dove li portiamo? Beh, la Campania è bella larga, ci sono immensi terreni e masserie. Qualche buco lo troviamo sicuro! Ogni giorno si forma un serpentone di camion lungo chilometri, un flusso inarrestabile di miliardi (e di futuri morti) arriva in Campania.

Passano alcuni decenni: i campani cominciano ad ammalarsi. “E’ solo un caso, i campani sono grassi, non fanno prevenzione, fumano e bevono troppo”. Gli animali che pascolano sui terreni riempiti di rifiuti tossici muoiono, alcuni nascono deformi, con tre occhi e due teste, “Ma no! Questa è una leggenda!”.

In Campania scoppia l’emergenza rifiuti: i camorristi entrano da protagonisti nell’affare. Leggi, ordinanze, Commissari straordinari, Piani per la raccolta differenziata: nulla cambia.

Qualcuno prova a fermare questo scempio: il Capitano Natale De Grazia indaga sulle navi cariche di rifiuti radioattivi fatte inabissare, ma una sera del 1995, a soli 39 anni si “sente male” e muore, e con lui muore la sua indagine. Strano, non trovate? Il Sostituto Commissario Roberto Mancini indaga sulla Terra dei Fuochi, nel 2002 si ammala di linfoma non Hodgkin, muore nel 2014. Il Vigile Urbano Michele Liguori indaga con tenacia, muore anche lui con un brutto male nel 2014. E come loro, hanno dato la vita tanti altri illustri personaggi.

Il mondo dell’associazionismo è sempre più forte e si fa sentire: Legambiente con il suo “Rapporto Ecomafia”, Libera con le sue iniziative, la costellazione di comitati nati in tutta Italia per difendere il proprio territorio.

Qualche risultato è stato ottenuto: le Forze dell’Ordine ed i vari organi di controllo hanno nuovi strumenti per contrastare i crimini ambientali, la legge 68 del 2015 ha prodotto e sta producendo ottimi risultati e nel marzo 2017 il Generale Giuseppe Vadalà è stato nominato Commissario straordinario di Governo per la bonifica delle discariche abusive.

Ma tutto questo non basta!

I reparti di oncologia degli ospedali campani hanno cominciato a riempirsi a ritmo frenetico: si riempiono più velocemente delle discariche! Anziani, adulti, bambini. “Ma come è possibile?!”, dice qualche medico. Ragazze che al primo controllo ginecologico scoprono di avere malattie all’endometrio o di essere sterili. Neonati con tumori da persona anziana che ha lavorato anni in acciaieria con la tuta di amianto.

Alcuni anni fa, la trasmissione “Presa Diretta” intervistò Padre Maurizio Patriciello: “Luciano 16 anni, Antonio 10 anni, è morta una mamma nel giro di un mese a 50 anni, al mio paese Filomena si è ammalata ed è morta a 27 anni, Luca muore a 19 anni, Mesia muore a 4 anni, Tonia muore a 6 anni”.

Cosa diciamo alle mamme di questi bambini? “Chi inquina paga”, bella soddisfazione… ma poi paga veramente? A me non sembra!

In Tv e dal vivo ho visto una quantità spaventosa di bare bianche. Ci ripenso e mentre scrivo queste poche parole asciugo i miei occhi con l’avambraccio, sono costretto a fare della pause quando sono troppo turbato per proseguire ma si fa largo nel mio cuore una domanda: come si può avvelenare la propria Amata Terra per il vile denaro? 

Adriano Pistilli

Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti, esperto di Diritto Ambientale

Tag: ecomafia,

 

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