Leo (FdI): Il reddito di cittadinanza andrebbe abolito

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Pensioni e salari su con le risorse disponibili secondo il responsabile del Dipartimento Economia e Finanza di Fratelli d’Italia che affronta i temi economici del centrodestra.

di Mauro Bazzucchi

© Minichiello / AGF – Maurizio Leo, FdI

 

AGI – Mille euro come pensione minima? “Bisogna vedere le compatibilità finanziarie, ma di certo i pensionati vanno sostenuti fortemente. La nostra politica è quella di sostenere stipendi e pensioni e ovviamente di abbassare le tasse, però lo dobbiamo fare trovando le risorse e le risorse ci sono. Già da una semplificazione e razionalizzazione fiscale arriverebbero risorse importantissime”.

Lo afferma, intervistato dall’AGI, il responsabile del Dipartimento Economia e Finanza di Fratelli d’Italia, Maurizio Leo, commentando una delle proposte per il programma economico del centrodestra, lanciate dal leader di FI Silvio Berlusconi.

Un programma su cui il partito di Giorgia Meloni sta lavorando, come spiega Leo, “già da parecchio tempo”: “Avevamo predisposto degli emendamenti alla legge di Bilancio – spiega – con un meccanismo a tre aliquote, e la riduzione della tassazione per le famiglie.

La nostra proposta è quella di eliminare il reddito di cittadinanza salvaguardando i soggetti che si trovano in difficoltà. Con queste risorse operare una detrazione per le imprese – prosegue – a condizione che assumano.

Pensiamo un Ires al nove per cento se assumono con contratti stabili. Chi più assume – conclude – meno paga”.

Quanto a un’altra “bandiera” degli alleati del centrodestra, c’è la pace fiscale continuamente invocata da Matteo Salvini anche nei confronti del governo Draghi: “L’obiettivo – spiega – è di occuparsi tutto lo stock del debito fiscale sino a 2022, riducendo le sanzioni e dare una dilazione lunga. Il saldo e stralcio va costruito in un modo intelligente”.

Infine, la vexata quaestio della legge di bilancio, il cui iter potrebbe seriamente essere compromesso dalla inconsueta data delle elezioni Politiche: “Quando parliamo di sessione di bilancio – osserva Leo – c’è da dire che questa si articola in due fasi: la Nadef e la presentazione della Legge di bilancio vera e propria.

Già nella Nadef il governo fisserà le linee. Sulla base di quello che viene detto si può costruire, ovviamente migliorandola, la legge di bilancio. Intanto vediamo come questo governo intende affrontare la questione. Se la nota di aggiornamento non va bene – conclude – cercheremo di migliorarla”.

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