L’Inter travolge il Genoa 4-0, vittoria del Sassuolo contro il Verona

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Riparte la serie A con il 50% del pubblico sugli spalti: i campioni d’Italia nerazzurri stravincono a San Siro. Vittoria del Sassuolo contro il Verona e dell’Atalanta contro il Toro. La Lazio di Sarri batte l’Empoli 

© GIUSEPPE COTTINI / NurPhoto 
– Lo stadio Meazza di San Siro 

AGI – L’Inter riparte stravincendo e, nonostante le pesanti partenze di questa sessione estiva di mercato, inizia alla grande la stagione da ‘scudettata’ battendo il Genoa per 4-0. A San Siro, nel giorno del ritorno del pubblico sugli spalti (seppur al 50% della capienza), decidono le reti di Skriniar, Vidal e dei nuovi arrivati Calhanoglu e Dzeko, autori anche di un assist a testa. Fa festa la Milano interista, che esulta nel segno dei neo arrivati dimenticando almeno per ora Lukaku, Hakimi e Conte. 

I nerazzurri partono con il piede pigiato sull’acceleratore e in meno di un quarto d’ora indirizzano la gara sui binari giusti: dopo 6 minuti apre le danze Skriniar con un colpo di testa perentorio sul corner di Calhanoglu, che al 13’ invece indossa i panni di goleador indirizzando un gran destro all’angolino dopo uno scambio con Dzeko. Subito decisivo l’ex milanista, che si presenta con un assist e un gol ai suoi nuovi tifosi. Al 24’ anche Dzeko prova a timbrare all’esordio in nerazzurro, ma è sfortunato a colpire una traversa con un tiro deviato da Criscito.

Soltanto al 45’ prova a farsi vedere il Genoa, che va ad un passo dal 2-1 con Kallon, impreciso sotto porta a pochi passi da Handanovic. Prima del riposo ci sarebbe spazio anche per il tris dell’Inter firmato Perisic, pescato però in fuorigioco al momento della verticalizzazione di un compagno. Anche a inizio ripresa alla squadra di Inzaghi viene negato il terzo gol, segnato da Calhanoglu ma annullato per un altro offside di Perisic. I nerazzurri restano in totale controllo del match e dopo aver sfiorato ancora il 3-0 con Dzeko, lo trovano al 74’ con il neo entrato Vidal, che mette dentro da due passi sul tacco geniale di Barella. Prima del triplice fischio c’è spazio e gloria anche per Edin Dzeko, che firma di testa il definitivo 4-0 sul cross perfetto di Vidal, bagnando anche lui con un gol l’esordio in nerazzurro.

Il Sassuolo espugna Verona

 Inizia nel migliore dei modi l’avventura di Dionisi sulla panchina del Sassuolo, che espugna il Bentegodi alla prima di campionato battendo il Verona per 3-2. Esordio da dimenticare alla guida degli scaligeri, invece, per Di Francesco, costretto al ko dalle reti di Raspadori, Djuricic e Traore e dopo poco più di metà gara giocata in inferiorità numerica (espulso Veloso). Ai gialloblu non basta neanche la doppietta di Zaccagni. Pronti via e la retroguardia scaligera rischia la frittata dopo neanche 20 secondi, regalando a Boga la possibile palla del vantaggio che l’attaccante spara a lato. Dopo un altro tentativo a testa per Barak e Frattesi da una parte e dall’altra, è Zaccagni ad avere la migliore chance del match al 24’, sprecata calciando alto da ottima posizione. Il Verona aumenta i giri del motore e va ad un passo dal vantaggio anche al 31’ centrando una traversa con Kalinic, ma sul ribaltamento di fronte è il Sassuolo che affonda il colpo: Djuricic lancia Raspadori, bravissimo a controllare e presentarsi a tu per tu con il portiere firmando l’1-0 emiliano. Prima del riposo si mette ancora più in salita la partita per la squadra di Di Francesco, costretta all’inferiorità numerica per il rosso (doppia ammonizione) a Veloso.

Zaccagni prova a scuotere i gialloblu ad inizio ripresa, ma al 51’ il Sassuolo trova il raddoppio con uno scambio da manuale tra Djuricic e Caputo, con quest’ultimo ad offrire un cioccolatino al compagno che trasforma nel 2-0. Il Verona non ha intenzione di mollare e al 70’ trova l’episodio per tornare in partita: Zaccagni viene atterrato in area da Toljan guadagnandosi un calcio di rigore, lo stesso numero 10 va dal dischetto e firma il 2-1 che riapre il match. Speranze veronesi che però sembrano venire definitivamente spente al 77’ dal neo entrato Traore, bravissimo a disegnare un destro a giro dal limite mortifero per Pandur.

Soltanto nel recupero il Verona trova il gol del 3-2 ancora con Zaccagni, che mette a segno la sua doppietta personale ma inutile ai fini del risultato. 

Parte bene la Lazio di Sarri, 3-1 all’Empoli

La Lazio di Maurizio Sarri inizia con il piede giusto la stagione, prendendosi subito tre punti in casa dell’Empoli alla prima di campionato. Successo 3-1 in rimonta per i biancocelesti, che dopo il vantaggio di Bandinelli, ribaltano tutto con Milinkovic, Lazzari ed Immobile già prima dell’intervallo. Amaro il ritorno in A dei toscani allenati da Andreazzoli, che nonostante una buonissima prestazione escono a mani vuote dal campo. Inizio di partita pazzesco al Castellani, con un botta e risposta nel giro di 6 minuti scarsi che infiamma subito il match. Apre le danze Bandinelli che di mancino realizza il suo primo gol in serie A, risponde poco dopo Milinkovic che di testa anticipa il portiere sul cross di Felipe Anderson. Gioca bene la squadra di Andreazzoli, che sfiora un paio di volte il nuovo vantaggio prima con Mancuso poi ancora con Bandinelli (palo esterno), ma superata da poco la mezz’ora è la Lazio che colpisce ribaltando il risultato: Milinkovic inventa per Lazzari, che mette il turbo e una volta in area indovina il diagonale che vale il 2-1. Al 40’ la squadra di Sarri fa 3-1 e allunga: Vicario frana su Acerbi in area di rigore, l’arbitro assegna il penalty e Immobile non sbaglia spiazzando lo stesso portiere azzurro. Al rientro dall’intervallo l’Empoli prova a rientrare in partita e al 55’ costruisce una clamorosa doppia occasione: Bandinelli viene murato da Reina, sulla respinta invece si fionda Bajrami che calcia di potenza trovando la deviazione provvidenziale di Luiz Felipe sulla linea. Con il passare dei minuti la sfida perde intensità, calano i ritmi e diminuiscono le emozioni. La Lazio difende bene il doppio vantaggio, viene salvata nel finale da una traversa sul destro di Bajrami e si prende il primo successo stagionale. 

PIccoli in gol al 93′ e l’Atalanta conquista i tre punti

L’Atalanta vince 2-1 all’ultimo respiro in casa del Torino, prendendosi subito 3 punti all’esordio in campionato. Decisiva la rete del giovane Piccoli al 93’, dopo la risposta di Belotti all’iniziale vantaggio di Muriel. Parte con il piede giusto Gasperini nonostante una prestazione poco entusiasmante dei suoi, mentre resta tanto amaro in bocca per Juric, che esce sconfitto alla prima gara sulla panchina granata. Sei minuti sul cronometro e la stagione dei bergamaschi inizia alla grande nel segno del solito Luis Muriel, che s’inventa un’autentica prodezza indirizzando sotto al sette un mancino dal limite, imprendibile per Milinkovic. La risposta granata arriva al 13’, quando Sanabria prova la torsione di testa su un cross da sinistra, indirizzando però troppo centralmente tra le braccia di Musso. Il Toro non demorde e non molla un centimetro, spaventando la Dea nel finale di primo tempo prima con Aina respinto da Musso, poi con Mandragora il cui sinistro dalla distanza si spegne di poco a lato. Nella ripresa il motore dell’Atalanta cala di giri e i granata tentano più volte gli assalti alla porta nerazzurra alla ricerca del pareggio, ma dalle parti di Musso grandi pericoli non ne arrivano. Juric prova a giocarsi anche la carta Belotti, partito inizialmente dalla panchina, e il ‘gallo’ al 79’ risponde presente, segnando con un po’ di fortuna il gol dell’1-1. Il tiro dal limite dell’attaccante, infatti, viene deviato in maniera decisiva da Maehle, disegnando una traiettoria beffarda per il portiere bergamasco. Nel finale il pareggio sembra ormai scritto, ma in pieno recupero ci pensa il giovane bomber Piccoli, entrato all’83’, a segnare il gol del 2-1 decisivo per la vittoria dell’Atalanta.

 

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