L’Italia a quota 58 medaglie alle Paralimpiadi, eguagliata Seul 1988

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Dopo nove giornate è già stato raggiunto il precedente record di podi. Trionfo per Cecchetto, Mazzone e Colombari nell’handbike. Sassoli: “Troppo silenzio e timidezza su questo straordinario risultato” 

© AGF – Francesco Bettella

AGI – L’Italia è arrivata a quota 58 medagli alle Paralimpiadi di Tokyodi cui ben 13 d’oro. Il record di Rio 2016 (39 podi con 10 primi posti) è stato polverizzato da tempo, ma la nona giornata ha regalato ancora nuove imprese agli atleti azzurri che hanno eguagliato il numero di medaglie dei Giochi di Seul del 1988, 58 per l’appunto. “E’ storia! Record di medaglie a Tokyo 2020 per l’Italia paralimpica”, ha twittato la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, “un altro storico risultato in questa straordinaria estate italiana”, conclude Vezzali

Il primo oro è arrivato dalla staffetta azzurra dell’handbike H1-5, la specialità di Alex Zanardi. Paolo Cecchetto, il veterano del terzetto italiano, Luca Mazzone, già oro cinque anni fa nella stessa gara, e Diego Colombari, il più giovane della squadra, hanno conquistato la 50ma medaglia (13 d’oro) della spedizione azzurra.

Prestazione impeccabile

Al Fuji International Speedway, ai piedi del monte Fuji, uno dei simboli del Giappone, Cecchetto, 54 anni di Legnano, già campione paralimpico nella gara in linea categoria H3 a Rio 2016 e alla terza partecipazione ad una Paralimpiade, Mazzone, 50 anni di Terlizzi, già due volte argento a Tokyo 2020 e campione uscente della staffetta H1-5, e Colombari, 39 anni di Cuneo, sono stati autori di una prestazione impeccabile sotto l’aspetto tecnico e tattico. L’Italia, sesta dopo la prima frazione e seconda dopo la seconda, dalla terza è sempre rimasta al comando incrementando metro dopo metro il vantaggio sugli avversari.

Argento ai francesi Riadh Tarsim, Florian Jouanny e Loic Vergnaud staccati di 31 secondi, bronzo agli statunitensi Ryan Pinney, Alicia Dana e Alfredo de los Santos che hanno tagliato il traguardo con 39 secondi di ritardo. 

Bettella è bronzo nei 50 dorso

Francesco Bettella ha conquistato la medaglia di bronzo nei 50 dorso della categoria S1. Il nuotatore italiano ha concluso in 1’14″87 alle spalle dell’israeliano Iyad Shalabi, vincitore in 1’11″79, e dell’ucraino Anton Kol, argento in 1’13″78. Per Bettella, 32 anni di Padova tesserato per le Fiamme Oro, alla sua terza partecipazione ai Giochi Paralimpici prima del podio di oggi aveva conquistato il bronzo nei 100 dorso S1.

A Rio de Janeiro cinque anni fa, Francesco aveva centro due argenti sempre nei 50 e 100 dorso, gare nelle quali nel 2017 si era laureato campione del mondo Ipc a Citta’ del Messico.

Raimondi è argento nei 100 dorso

Stefano Raimondi è medaglia d’argento nei 100 dorso della categoria S10. Il nuotatore italiano ha toccato per secondo in 59″36 alle spalle dell’imprendibile ucraino Maksym Krypak, capace di nuotare in 57″19, nuovo primato mondiale, cinque centesimi in meno rispetto al precedente limite che lui stesso aveva nuotato il 10 settembre 2016 a Rio de Janeiro. Bronzo al francese Florent Marais (1’01″30), quarto a sedici centesimi dal podio l’azzurro Riccardo Menciotti.

Per Raimondi, 23 anni di Soave, in provincia di Verona, portacolori delle Fiamme Oro, questo argento è la quinta medaglia a Tokyo 2020 dopo l’oro nei 100 rana SB9, gli argenti nei 100 farfalla S10 e nella staffetta 4×100, e il bronzo nei 100 stile libero S10.

Beggiato porta a casa il bronzo

Luigi Beggiato ha conquistato la medaglia di bronzo nei 50 stile libero categoria S4. Il nuotatore italiano ha concluso in 38″12 alle spalle del vincitore, l’israeliano Ami Omer Dadaon al record paralimpico di 37″21 e del giapponese Takayuki Suzuki con 37″70. Per il 23enne di Monselice, tesserato per il Circolo sportivo Guardia di Finanza, il bronzo di oggi e’ la terza medaglia a Tokyo 2020 dopo l’argento nei 100 stile libero S4 e la staffetta 4×50.

Argenti nel salto in lungo e nell’arco

Altri due argenti sono arrivati dall’arletica e dal tirco con l’arco. Martina Caironi si conferma vicecampionessa paralimpica nel salto in lungo della categoria T63. In una gara caratterizzata da pioggia a da una temperatura attorno ai 19-20 gradi, l’azzurra è giunta seconda con 5,14 metri, misura saltata al quinto tentativo. L’oro è stato conquistato da Vanessa Low, 31 anni australiana nata in Germania.

Vincenza Petrilli è la nuova vicecampionessa paralimpica del tiro con l’arco ricurvo classe open categoria W2. Allo Yumenoshima Field di Tokyo la 31enne arciera calabrese di Taurianova è stata sconfitta in finale per 6 a 5 dall’iraniana Zahra Nemati, 36 anni di Kerman, stella della specialità essendo stata campionessa paralimpica individuale a Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016. 

Sassoli: “Troppo silenzio”

“Siamo oltre quota 50 medaglie, eppure troppo silenzio e timidezza sullo straordinario risultato delle atlete e degli atleti italiani alle Paralimpiadi. Rispetto alle Olimpiadi dovremmo dedicare loro stessi riconoscimenti, stesso entusiasmo, stesse attenzioni e stessa gioia”. Lo scrive in un tweet il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.

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