Lo stipendio di Fabio Fazio

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ROMA – Stipendio Fazio; Anzaldi (PD): “Fazio sta facendo il suo lavoro, è un artista venale, per spremere l’azienda si fa aiutare da un agente. La colpa è dei consiglieri compreso Freccero, alzarsi e andarsene è come non fare nulla”

Stipendio Fazio; Anzaldi (PD): “Fazio sta facendo il suo lavoro, è un artista venale, per spremere l’azienda si fa aiutare da un agente. La colpa non è di Fazio ma dei consiglieri compreso Freccero, alzarsi e andarsene è come non fare nulla. Con il mio esposto ho scelto l’unica strada percorribile per ottenere un risarcimento a nome degli italiani. A Cantone ho chiesto di vigilare sull’appalto in questa situazione. Se il programma va male Fazio lo stipendio lo prende lo stesso”

Michele Anzaldi (PD), Segr. Commissione vigilanza Rai, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Anzaldi ha presentato un esposto alla Corte dei Conti e all’Anac riguardo il nuovo contratto di Fabio Fazio in Rai. “Ho fatto quello che dovevo –ha spiegato Anzaldi-. O mi lamentavo al bar senza fare nulla, oppure facevo qualcosa di concreto. Io sono stato delegato a fare le leggi, abbiamo messo il tetto a 240mila euro, tutti lo rispettano in silenzio, invece hanno deciso di buttarlo nel secchio e fare questo nuovo contratto, senza nessun riferimento agli ascolti e alla pubblicità.

Anche se il programma andasse male prenderebbe lo stesso stipendio per 4 anni. Neanche il dipendente postale è così tutelato. Adesso tutti ce l’hanno con Fazio, ma l’unico che ha sfiduciato la Rai è stato Fazio che ha già abbandonato la Rai. Se n’era andato a La 7, poi è tornato in Rai. Fazio sta facendo il suo lavoro, è un artista venale, che vuole essere lautamente pagato, per spremere l’azienda si fa anche aiutare da un agente. Lui fa il suo. Gli italiani se la dovrebbero prendere con i consiglieri del cda Rai. Freccero si è alzato e se n’è andato, ma nei cda non ci si può astenere.

O si vota a favore o si vota contro. Si va a questi cda come se si andasse alla festa di un amico: vado, entro, poi qualcosa mi invento. Ma non è così. Gli italiani mi hanno chiesto di vigilare, io non ci guadagno niente, voglio solo che gli italiani non mi fermino per strada per dirmi che non ho fatto niente. Ho scelto l’unica strada percorribile per ottenere un risarcimento a nome degli italiani. A Cantone ho chiesto di vigilare sull’appalto in questa situazione”.

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