L’uomo e l’ignoranza del bene

Arte, Cultura & Società

Di

La mia esistenza danza controvento osservo, ascolto e lo stupore si frammenta. Fra uomini senza cura, senza pena, senza senno, costruire chiavi per le rugginose gabbie è quel che mi salva”                  

Salvatore Maria Mattia Giraldi

La storia ci insegna che l’urgenza e la necessità di salvare l’umanità spesso ha occultato alla conoscenza altrui il vero aspetto del dominio. Quel dominio che è parte integrante dell’inumano e che alimenta il suo bisogno pratico di sopravvivenza, avvalendosi della complicità di una sua fedele alleata: la paura. L’uomo è vittima di se stesso, nasce nella luce ma poi lentamente intraprende, per sua natura, il sentiero più adombrato, dismette la fonte energetica dell’incorporeità, si separa dalla bellezza dell’ immaterialità ed interrompe quel percorso spirituale necessario alla costruzione di un rapporto amorevole con se stesso. I giudizi e la paura contaminano, a questo punto, l’autenticità dell’essenza.

Oggi la capacità di applicare la logica anche a fini malefici e distruttivi porta l’essere umano un passo più in là dall’ intelligenza ed il bisogno di sentirsi in qualche modo superiore agli altri si traduce in ricerca costante del potere, fino a sovvertire lo stato naturale della società. Il fascino del potere è in realtà il sottoprodotto della pericolosità della mente umana, è il vivaio di quella politica perversa diffusa tra gli imperatori romani, che avevano ben compreso come fosse utile impedire la coalizione dei popoli, mettendoli gli uni contro gli altri, per indebolirli e poterli dominare. Il sistema, che ratifica la dialettica eristica, il terrorismo della maldicenza, il killeraggio morale e lo spettacolo politico a cui oggi assistiamo, tende in tutti modi a rendere ragionevole il ricorrente e contorto tentativo di nascondere il vero e propagandare il falso, fino a diventare lavagna e creare una vera e propria separazione sociale tra chi agisce bene e chi male. I buoni, i cattivi… e la lavagna ! Nel generalizzare potrei dire… tutti vittime .

Salvatore Maria Mattia Giraldi Vice Direttore Corriere Nazionale

Redazione Corriere Nazionale

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