Manovra. Landini (Cgil), sciopero deciso dopo la rottura con il governo. E’ finalizzato ad unire non a dividere

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Il sindacato ha il dovere di rappresentare il disagio e scongiurare lacerazioni sociali, ha il compito di tutelare il lavoro e rafforzare la democrazia”.

Così il segretario della Cgil Maurizio Landini torna a sostenere le ragioni dello sciopero generale del 16 dicembre deciso dopo la rottura con il governo sulla manovra economica. “Non temo l’accusa di fare politica, perché è nella natura del sindacato confederale promuovere istanze che richiedono una profonda trasformazione sociale”.

Per il segretario, “lo sciopero è uno strumento finalizzato a unire, non a dividere. Ma la democrazia  si tutela solo se la politica riconosce la centralità del lavoro, che invece oggi viene svalorizzato”.

Coloro che criticano lo sciopero, per il sindacalista, “rimuovono il malessere diffuso nel Paese che noi abbiamo percepito in un mese e mezzo di assemblee, prima di deciderci allo sciopero”. 

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