Manovra: l’Ue striglia l’Italia, “non e’ conforme ai parametri di riduzione del debito”

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Nella lettera della Commissione si chiedono chiarimenti entro domani sulla modifica del saldo strutturale indicata nello 0,1% del Pil mentre la raccomandazione era dello 0,6%. Per Bruxelles c’e’ “un rischio di deviazione significativa dagli aggiustamenti richiesti”. Il Mef: lettera attesa. Conte: non siamo preoccupati, al Parlamento chiedero’ responsabilita’.

Quella inviata oggi dalla Commissione all’Italia “è una lettera fattuale, che bisogna prendere sul serio; c’è il rischio di una deviazione significativa, e siamo obbligati a rilevarlo. Ma non ne traiamo conseguenze procedurali, tipo la richiesta di sottoporre un altro bilancio, o di rimettere in causa questo o quel punto”. Lo ha detto il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici, a margine della sessione plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo.

L’Italia, come altri paesi, ha rilevato Moscovici, si trova “in uno stato di crescita debole”; ci sono le previsioni di altre istituzioni, e quelle della Commissione che saranno pubblicate il 7 novembre “che dicono che la crescita è piatta o nulla. E’ la situazione dell’Italia e dell’Eurozona nel suo insieme”. A questo proposito, al Consiglio Ecofin informale di Helsinki, il mese scorso, ha ricordato il commissario, “abbiamo avuto una prima discussione sulla ‘fiscal stance’, l’approccio di bilancio dell’Eurozona nel suo insieme. E noi abbiamo detto ciò che la Commissione dice da tempo: che in una situazione in cui ci fosse un rallentamento più marcato di quello di oggi, ci vorrà una risposta di bilancio differenziata: i paesi, come l’Italia, con un livello molto alto di debito dovranno avere una politica seria, che però non vuol dire austera; altri paesi come la Germania o l’Olanda, che hanno margini di bilancio molto più importanti, dovranno utilizzarli per la crescita. Per la loro crescita, perché anche la Germania rallenta, e per la crescita dell’insieme dell’Eurozona”. Perché, ha sottolineato Moscovici, “bisogna ora rafforzare la crescita potenziale”.

La manovra italiana “sarà esaminata nelle procedure ulteriori del semestre europeo, e dunque avremo occasione lungo tutto il semestre di riparlarne, e assicurarci che il bilancio, così come è stato proposto, sia debitamente attuato. Bisogna prima di tutto approvarlo, e poi dargli esecuzione in condizioni serie”. Quanto al rischio di “deviazione significativa”, ha osservato il commissario, “è un termine preciso nella gradazione sottile delle disposizioni del patto di stabilità”. “Pensavo davvero – ha ricordato Moscovici – che questa lettera sarebbe stata il mio ultimo atto di commissario al bilancio, ma mi sbagliavo. Invece, ci rivedremo il 7 novembre”, quando la Commissione presenterà alla stampa le sue previsioni economiche d’autunno. Insomma, “sarà ancora questa Commissione che avrà il compito di dare i suoi pareri sui bilanci degli Stati membri a novembre, e sarà in quel momento che conosceremo il parere definitivo su questo bilancio”. “Intanto – ha avvertito il commissario -, ci attendiamo che questa lettera sia presa sul serio, perché indica un certo numero di problemi, di segnali di allerta, perché dà dei suggerimenti seri. Per il resto – ha concluso Moscovici -, continuiamo ad avere scambi con l’Italia, e la prossima Commissione, che finirà un giorno per entrare in funzione, avrà il compito di dare seguito a tutto questo nel semestre europeo successivo, nel 2020”.

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