May, a Londra in azione l’estremismo islamico, ora e’ troppo

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“Quando e’ troppo e’ troppo, le cose devono cambiare”. La premier britannica Theresa May parla dopo l’attentato terroristico a Londra annunciando battaglia “all’estremismo islamico” e la revisione della strategia anti-terrorismo. La Gran Bretagna e’ stata colpita tre volte in tre mesi e da marzo a oggi l’intelligence ha sventato altri cinque attacchi. “Non sono tra loro collegati – spiega – ma l’uno ispira l’altro”. Voto confermato l’8 giugno, Tory e Labour sospendono la campagna elettorale. Trump, che dopo l’attentato ha chiamato la premier britannica in un tweet ha scritto: “Dobbiamo smettere di essere politicamente corretti e occuparci della sicurezza per la nostra gente. Se non ci facciamo furbi potra’ solo peggiorare”.

La premier britannica Theresa May ha detto di voler rivedere la strategia contro il terrorismo dopo l’attacco di ieri sera costato la vita a sette persone nel centro di Londra. “E’ venuto il momento di dire: quando è troppo è troppo”, ha dichiarato la premier conservatrice da Downing Street. “Non possiamo e non dobbiamo far finta che le cose possano continuare così”. L’attacco avvenuto a London Bridge è il terzo attacco di matrice terroristica in meno di tre mesi in Gran Bretagna. “Siamo persuasi di avere a che fare con un nuovo tipo di minaccia poiché il terrorismo alimenta il terrorismo e gli autori sono incitati a commettere i loro attacchi non solo sulla base di strategie minuziosamente elaborate dopo anni di pianificazione e addestramento, non solo da parte di aggressori isolati e radicalizzati su internet, ma anche copiandosi gli uni gli altri con gli strumenti più sommari”, ha dichiarato Theresa May.

Per questa ragione la premier conservatrice ha indicato quattro campi in cui i cambiamenti dovranno essere messi in atto: il primo riguarda la lotta “contro l’ideologia del male”, definita una perversione dell’islam. Il secondo, la necessità di una nuova regolamentazione per ridurre lo spazio di espressione degli estremisti su internet. Il terzo, assicurare altri mezzi per identificare ed eradicare l’estremismo in seno alla società britannica. Quarto e ultimo punto, la strategia della lotta antiterrorismo che deve essere rivista alla luce dell’evoluzione delle minacce. In particolare May ha evoca la possibilità di allungare e pene detentive anche in caso di reati minori quando legati al terrorismo.

Sono quattro i punti della strategia antiterrorismo elencati dalla premier britannica Theresa MAY in una dichiarazione davanti al numero 10 di Downing Street all’indomani dell’attacco di Londra. – Sconfiggere la “diabolica” ideologia dell’estremismo islamico è “una della più grandi sfide della nostra epoca”, ha scandito il primo ministro, sottolineando che “non può essere battuto solo con l’azione militare”. – Cooperazione internazionale per regolare il ‘cyberspazio’, perché “non possiamo concedere a questa ideologia spazi sicuri tramite cui diffondersi”. La premier ha esortato le compagnie di provider per internet a non permettere che gli estremisti beneficino dei loro servizi. secondo quanto concordato anche al G7 di Taormina. – Eliminare “spazi sicuri” nel mondo reale per i terroristi, in quanto c’è “troppa tolleranza per l’estremismo nel nostro Paese” ed è giunto il momento di dire che “quando è troppo, è troppo”. – Rivedere la strategia britannica contro il terrorismo in modo da assicurare alle autorità tutti i poteri necessari, prevedendo anche pene più severe per i reati legati al terrorismo.

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