Migliore (Iv): “Sosteniamo il governo quando fa le cose giuste e non ci tornano alcune incongruenze

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 Conte dice che ha la migliore squadra di ministri del mondo, ma poi li esautora con le task force che li commissariano. Una cosa incomprensibile oltre che inaccettabile. Il Recovery plan doveva essere già pronto, invece non lo è. Il governo Conte 1 ha già impiegato molte risorse che sono andate sprecate, basti pensare ai navigator e quota 100. Non possiamo più sprecare soldi.  Questa è una Repubblica parlamentare, non la Repubblica delle task force. Usiamo i tecnici per velocizzare, non per decidere cosa fare. Sono i nostalgici anti-europeisti del M5S che mettono seriamente in dubbio i numeri della maggioranza”

Gennaro Migliore, deputato di Italia Viva,  è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulla possibile crisi di governo. “L’azione di Italia viva è caratterizzata da coscienza e critica -ha affermato Migliore-. La prima ha a che vedere con la nostra responsabilità, per noi la coscienza è quella di poter spendere al meglio risorse che probabilmente non ci saranno mai più per l’Italia, quelle del Next Generation Ue. La critica invece è legata al pensiero, all’idea che si debba esercitare sempre un pensiero quando si prende parte ad una coalizione. Sosteniamo il governo quando fa le cose giuste ed è per questo che non ci tornano alcune incongruenze. Conte dice che ha la migliore squadra di ministri del mondo, ma poi li esautora con le task force che li commissariano. Una cosa incomprensibile oltre che inaccettabile. Il Recovery plan doveva essere già pronto. Noi abbiamo la piena consapevolezza che il piano non è ancora formalizzato nelle sue specificazioni. Il governo Conte 1 ha già impiegato molte risorse che sono andate sprecate, basti pensare ai navigator e quota 100. Non possiamo più sprecare soldi. Che ci sia bisogno di consulenti è evidente, ma nessun consulente ha poteri gestionali. Questa è una Repubblica parlamentare, non una Repubblica di task force. Perchè non ci sono ancora 500 tecnici che facciano partire le opere che sono state sbloccate col dl semplificazioni? C’è un problema nell’attuazione dei provvedimenti che vengono approvati. Usiamo i tecnici per velocizzare, non per decidere cosa fare, cosa fare deve deciderlo la politica. Per quanto riguarda i numeri in parlamento, sono i nostalgici anti-europeisti del M5S che mettono seriamente in dubbio i numeri della maggioranza. Noi siamo decisi a far cambiare atteggiamento a Conte e ci riusciremo. Conte in questo momento non è in sintonia con larga parte della maggioranza e anche con grandissima parte della società. Il tema di come resistere alle varie critiche, non è il tema di staccare la spina, è un tema di tenuta complessiva”.

 

 

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