Miss Italia: la finale strizza l’occhio alle unioni gay bacio saffico alle prefinali

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le Miss in finale © ANSA

Un gioco provocatorio nel contesto dello storico concorso, un gesto di affetto, ma anche un segnale simbolicamente importante quello lanciato dalle due ragazze sulle note di ‘Kissing strangers’. Entrambe lombarde, Sara Croce e Francesca Valenti, lo motivano come “una dimostrazione di quanto ci vogliamo bene e del fatto che non abbiamo problemi a lanciare questo messaggio”.

Stasera, nel corso della finale di Miss Italia, in diretta da Jesolo su La7 in prima serata con Francesco Facchinetti, la sfilata con gli abiti da sposa creati da Maria Celli vedrà le ragazze al fianco di un partner in tight con una maschera che ne cela il volto. “Un vero inno alle nozze e alle unioni civili”, spiegano la maison e l’organizzatrice del concorso Patrizia Mirigliani. L’idea è quella di raccontare le nozze in tutte le loro sfumature, anche le unioni civili perché ogni miss possa ‘impalmare’ senza alcuna distinzione di genere.

Del resto Maria Celli già nel 2014 presentò a Roma la rivoluzionaria collezione wedding rainbow, novità per la moda italiana. Anche il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia aderisce con entusiasmo all’iniziativa e ne esalta il valore in conferenza: “Ho celebrato l’unione tra due donne poche settimane fa e partecipo all’inno all’amore oltre i generi”, spiega. La finale, che sarà aperta con una sigla corale e l’omaggio coloratissimo a La La Land, avrà energia e ritmo. Il conduttore Francesco Facchinetti, che ha portato al centro i social con una giura di influencer di primo piano che voteranno una loro miss, annuncia sorprese: “Ci sarà anche una Chiara Ferragni, in che modo lo scoprirete” e, tra il serio e il faceto, anticipa collegamenti con importanti personaggi di spettacolo e politica.

“Ad una miss in gara è stato hackerato il profilo Instagram.  Succede anche questo… L’anno scorso – ricorda con orgoglio – Miss Italia è stata trend topic mondiale, unico caso insieme al Festival di Sanremo”. Proprio dal festival della canzone italiana viene la squadra di autori del programma (fedelissimi di Carlo Conti) che in Facchinetti ha trovato grande talento e professionalità. Se lo scorso anno erano stati Vincenzo Salemme e Raoul Bova i protagonisti dei divertenti siparietti degli appuntamenti con le miss, quest’anno, con ogni probabilità, quel ruolo sarà giocato dai giurati Nino Frassica e Gabriel Garko.

Oltre a loro, saranno giudici delle ragazze anche Christian De Sica, l’ex Miss Italia Francesca Chillemi e Manuela Arcuri. “Proviamo a raccontare Miss Italia in un modo un po’diverso e speriamo che vi piaccia”, dice Giuliana Baroncelli, la prima donna regista della storia del concorso che, per il secondo anno consecutivo, racconta le ragazze attraverso uno sguardo femminile. Una scommessa vinta in cui nessuno credeva – spiega – poiché si pensa alle donne alla regia come figure in competizione “mentre – aggiunge – io, che potrei essere la loro mamma, cerco di valorizzarle al meglio”. In uno studio imponente e scintillante, “saranno 12 le telecamere impiegate, per inquadrature anche particolari e di effetto”, spiega.

Una curiosità: quest’anno nel backstage di Miss Italia si aggira anche Gabriele Micalizzi, fotoreporter di guerra, a caccia di spunti di riflessione. Tre settimane fa era in Siria a fotografare donne nella terra di Isis, oggi è a Jesolo e racconta le ragazze “con uno stile forte, fatto di contrasti” distante anni luce dalle foto patinate. Uno dei soggetti che più lo affascina – rivela – è Rossella Fiorani, la miss che si mette in gioco nonostante l’handicap alle mani e ai piedi.

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