Morandi ai tempi del Covid sul Financial Times

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Il mondo interiore di Giorgio Morandi, un artista che ha abbracciato il blocco“. Così si intitola l’articolo pubblicato alcuni giorni fa sul sito del prestigioso quotidiano economico-finanziario “Financial Times” in cui la critica d’arte Rachel Spence, partendo dall’attuale condizione di lockdown imposta dall’emergenza epidemiologica COVID-19, racconta come l’enigmatico pittore italiano seppe trovare ispirazione per la sua straordinaria vicenda artistica in una condizione di confino autoimposto durante gli anni del regime fascista e oltre.
Spence definisce il maestro bolognese “un compagno ideale per quelli di noi che stanno affrontando il confino domestico” ricordando come egli “lasciasse di rado la sua città natale, a sua volta avvolta in un’aria di solitudine, grazie alla posizione circondata da terreni e alla pletora di torri medievali e logge oscure. Oltre a un viaggio in Svizzera, escursioni nella casa estiva della famiglia a Grizzana e occasionali incursioni in Italia per assistere alle sue mostre, Morandi rimase all’interno dello spartano atelier-appartamento in via Fondazza che condivideva con le sue tre sorelle, Anna, Dina e Maria Teresa”.
Da quando, lo scorso 8 marzo, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha disposto la sospensione del servizio di apertura al pubblico dei musei tra le misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica COVID-19 su tutto il territorio nazionale, il MAMbo – Museo d’Arte Moderna ha reagito proponendo l’iniziativa di engagement digitale “2 minuti di MAMbo”. Ogni giorno, dal martedì alla domenica, alle ore 15.00 viene proposto un nuovo video sul canale YouTube MAMbo channel https://www.youtube.com/channel/UCif0fYzUrf9BLokyjkNmD1g e successivamente rilanciato sui social media Facebook, Twitter, Instagram del museo. Le pillole video raccontano, attraverso lo sguardo di ospiti ogni volta diversi, la collezione permanente MAMbo, il Museo Morandi, le attività di mediazione del Dipartimento educativo e la mostra temporanea AGAINandAGAINandAGAINand.
Il silenzioso universo morandiano viene rievocato in questi giorni anche nel video dal titolo “Poetic Tranquillity” visibile sul canale YouTube de “Il Libro The Magazine of Italian Art”, raffinata rivista londinese interamente dedicata all’arte italiana nato da un’idea di Marco Voena della galleria Voena + Robilant, in cui sono visibili anche immagini dell’originale studio atelier in cui l’artista visse e lavorò fino alla morte nel 1964, l’attuale sede di Casa Morandi aperta al pubblico dal 2009.
Nel primo numero del periodico semestrale distribuito lo scorso novembre, il genio di Morandi è stato celebrato attraverso due contributi di Christian House, sull’influenza della sua pittura sul cinema italiano da Federico Fellini a Luca Guadagnino, e di Laura Mattioli, che ricostruisce come, a partire dalla metà degli anni Novanta, il suo lavoro, al pari di quello di pochissimi altri artisti, sia stato sempre più considerato come un punto di riferimento fondamentale e una fonte di ispirazione per generazioni di autori che utilizzano non solo il linguaggio della pittura ma anche quello della scultura e della fotografia con esiti apparentemente distanti dalla sua tecnica e dalla sua poetica.
In questo periodo vale dunque la pena anche per tutti noi vivere il nuovo mondo interiore segnato da un inedito isolamento, tenendo a mente le parole che Giorgio Morandi scrisse: “Si può viaggiare per il mondo e non vedere nulla. Per raggiungere la comprensione è necessario non vedere molte cose, ma guardare attentamente ciò che vedi” . (aise)

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