Mosca ha proibito a David Sassoli di entrare in Russia

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È la risposta di Mosca alle misure punitive prese da Bruxelles lo scorso marzo. L’Ue ha condannato ‘energicamente’ le misure delle Russia riservandosi di rispondere ‘in maniera adeguata’

© FREDERICK FLORIN / AFP –  David Sassoli

Le reazioni tra la Russia e l’Unione europea erano già “al livello più basso” dai tempi della Guerra fredda. Ma oggi sono peggiorate. Mosca ha annunciato sanzioni contro alti funzionari Ue, tra cui il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, e la vice presidente della Commissione europea, Vera Jourova, che ha la delega ai Valori e alla trasparenza.

A loro viene vietato l’ingresso nel Paese. La mossa ha scatenato una valanga di critiche e la condanna dalle forze parlamentari è stata unanime.

La voce ufficiale dell’Ue invece è arrivata in serata: ha condannato “energicamente” le misure adottate da Mosca e ha detto esplicitamente che si riserva di rispondere “in maniera adeguata”.

Pochi minuti prima, in un tweet, aveva risposto personalmente lo stesso Sassoli, assicurando che le minacce non lo “zittiranno”

“A quanto pare, non sono il benvenuto al Cremlino? Lo sospettavo un po’. Nessuna sanzione o intimidazione fermerà il Parlamento europeo o me dalla difesa dei diritti umani, della libertà e della democrazia. Le minacce non ci zittiranno. Come ha scritto Tolstoj, non c’è grandezza dove non c’è verità”.

Quella russa è una rappresaglia contro le sanzioni adottate da Bruxelles lo scorso marzo: sanzioni contro quattro funzionari russi legati all’arresto del blogger Aleksei Navalny, la voce più forte in grado di levarsi contro il potere di Vladimir Putin

Secondo Mosca, l’Ue “ignora” le proposte russe per risolvere i punti di attrito in un dialogo “aperto e professionale”. La tensione è andata crescendo negli ultimi mesi: non solo per Navalny – che sta scontando due anni e mezzo di carcere per una vecchia condanna, ma è scampato lo scorso agosto in Siberia a un tentativo di avvelenamento di cui l’Ue incolpa Mosca- ma anche per la crisi in Ucraina e, più di recente, per la decisione del Cremlino di espellere diplomatici tedeschi, svedesi, polacchi e cechi (misure a cui peraltro Berlino, Stoccolma, Varsavia e Praga hanno già risposto con la stessa moneta).

Ci sono poi le accuse di Bruxelles a Mosca di seminare costantemente la disinformazione e minare i diritti umani.  

Per l’europarlamentare italiano sono arrivati attestati di solidarietà da ogni fronte. Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha condannato le sanzioni “ingiustificate e inutili”, mentre l’ex premier belga, Guy Verhofstadt, ha invitato l’Ue a “andare oltre le sanzioni simboliche” e “colpire gli oligarchi” vicini a Putin. 

Anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, gli ha espresso “piena solidarietà”. Per il segretario del Pd, Enrico Letta, la mossa russa è “un atto di ostilità senza precedenti”.

Condanne a Mosca e solidarietà a Sassoli sono arrivate anche dalle delegazioni di Lega, M5s ed Ecr, così come dai principali gruppi Ppe e S&d. Insomma un’Ue compatta, il segnale che le relazioni con Mosca sono sempre più in salita. 

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