MotoGP, “che storia” Doctor!

Misano ingiallito tra inni, aerei e parmigiano. Pensiero a Sic ed omaggio ai fan. Marquez: «Irripetibile»

Sport & Motori

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Festa, grande festa. “Che storia…”.
La “marea gialla” di Valentino Rossi non si è lasciata frenare da qualche goccierella di pioggia caduta sull’ultima corsa italiana del nove volte campione del mondo e, per tutto il fine settimana, ha offerto al pilota pesarese grandi cortei di bandiere, gadget e messaggi d’affetto. Le sue Misano Adriatica e Tavullia (il piccolo comune dove il pilota è cresciuto) non hanno fatto mancare l’omaggio sportivo all’icona delle due ruote destinata a restare nella storia del Motociclismo e nei cuori di chi ha vissuto per anni la sua epopea sportiva. I risultati numerici della gara e del Mondiale non sono stati i protagonisti del turno, facendo spazio invece agli innumerevoli attimi di gioia intensa e di commozione.

Un giorno particolare, il ricordo di Simoncelli a dieci anni dalla sua scomparsa

Dalla curva 8 della pista che già porta il nome Marco Simoncelli si vede una collina: in cima si scorge la quercia del Sic, piantata poche ore fa durante una cerimonia in onore della “leggenda” romagnola. Una commemorazione abbastanza intima si dice, alla presenza di Paolo Simoncelli, Luca Colaiacovo (presidente della Santa Monica SpA), Carmelo Ezpeleta (CEO di Dorna Sport) e della famiglia, accompagnata da alcuni amici, del pilota di Coriano. Al Misano World Circuit Valentino Rossi, osservando l’albero, ha ricordato con emozione i giorni della tragedia di Sepang: “Bellissima l’idea della quercia per il Sic, ricorda la chioma di Marco, è un bellissimo simbolo. Sono passati dieci anni ma a me sembra di aver visto il Sic l’ultima volta due mesi fa. A volte lo sogno, a volte ci penso tanto ed è una sensazione davvero bella”.

L’occhio alla classifica finale

Primo posto di Marc Marquez, sul podio anche Espargaro e Bastianini, secondo e terzo. Quarta posizione per Fabio Quartararo, coronatosi comunque campione del mondo. Rossi è decimo, dietro a Marini. Chiudono la graduatoria Petrucci (22°) e Mir, ultimo.

The show must go on, «ma forse alle ultime due non ci vado»

“Sono circondato d’affetto e fanno piacere tutti questi eventi speciali per me. Avrei bisogno di una controfigura per potermi dedicare esclusivamente alla pista”. La goliardia quindi sarebbe la causa legittima per il decimo posto racimolato dal pesarese in sella alla Yamaha, dopo essere partito da una 23a posizione (l’ultima casella della griglia) ottenuta in qualifica. “The Doctor” ha però sdrammatizzato: “Sono molto contento, atmosfera fantastica. Grazie per il tifo, oggi e in tutti questi anni. Ho fatto anche una gara decente… Ce ne sono ancora due per sposarsi, no sfogarsi! Ci sono ancora due gare ma oggi è talmente bello che forse alle ultime due non ci vado…”. Tra i sorrisi dei suoi “figli sportivi” Bagnaia e Morbidelli, degli amici “Uccio” e Cesare Cremoni e del fratellastro Luca Marini (in prima fila grazie ad un terzo tempo ottenuto con la propria Ducati), arriva un pensiero di consolazione dedicato ai tantissimi tifosi: “Abbiamo un sacco di piloti giovani italiani, continuate a seguire le gare e fate il tifo per loro”.

“Grazie Vale”, la festa e il lancio del cimelio

Marco Bezzecci e Celestino Vietti agghindati in giallo e con la scritta “Grazie Vale”, sfilata d’onore delle Frecce Tricolori con i nove aerei che sorvolano la griglia di partenza, inno nazionale e poi fiumi di striscioni e bandiere da parte dei fan presenti. Il pilota della Petronas ha ricambiato l’affetto regalando loro il lancio del nuovo casco, interamente giallo, sfoggiato già dalle terze prove libere. Il souvenir, a detta dell’ideatore grafico Aldo Drudi che lo ha personalizzato per l’occorrenza, «nasce da una foto delle tribune di Misano 1, scattata da Soldano».

I riconoscimenti istituzionali e dei colleghi professionisti

Valentino è stato premiato alla carriera dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio in persona. Il politico avellinese, tra i fischi di disappunto dei fan in tribuna centrale che gridavano «andate via», ha donato al campione un’opera d’arte realizzata da Barovier&Toso (la più antica vetreria al mondo i cui Maestri operano a Murano dal 1925) e ha ringraziato pubblicamente il 46 marchigiano: “Ovunque io vada, nella lista di chi mi dice di amare l’Italia c’è sempre Valentino Rossi. Con questo riconoscimento diciamo grazie ad un personaggio, protagonista del Motorsport, che ha rappresentato l’Italia in tutto il mondo facendo sognare milioni di tifosi e ha anche fatto viaggiare il Made in Italy ad altissima velocità sulle due ruote. Un campione, un’eccellenza che ha portato in alto, e nel mondo, il nome dell’Italia. Di lui siamo tutti fieri. Penso alle emozioni che ci ha regalato durante la sua carriera, a quel sentimento di orgoglio che suscita nei nostri connazionali. Valentino Rossi è un’icona e dobbiamo ringraziarlo per tutto quello che ha fatto e che farà per dare lustro al nostro Paese”.

Altro siparietto politico è stato quello di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna: “Rossi è straordinario, ha segnato la storia del Motociclismo mondiale e dello sport. Ed in occasione della sua ultima gara in Italia, qui a Misano Adriatico, assieme al presidente del Consorzio del Parmigiano-Reggiano abbiamo pensato di consegnare a Valentino alcuni prodotti che sono anche un po’ il simbolo delle produzioni di qualità nostra terra: il Parmigiano-Reggiano e l’Aceto balsamico”. Effettivamente il Consorzio reggiano ha poi regalato al pilota una forma di Parmigiano DOP del Caseificio Canevaccia di Bologna, unitamente ad un abbraccio speciale e ad alcune frasi di gratitudine del presidente Nicola Bertinelli: “Un campione che ha contribuito a rendere grande l’Italia nel mondo. Siamo fieri di Valentino, orgogliosi ed emozionati di poterlo salutare nella Motor Valley”.

Anche il CT della Nazionale di Calcio Roberto Mancini ha espresso stima e riconoscimento al re delle due ruote, ma sfortunatamente non in presenza: un post dedicato comparso oggi sulla pagina Facebook del “Mancio” recitava: «Grazie Valentino per averci rappresentato nel mondo e fatto divertire, ti auguro il meglio per il futuro». Altri volti noti dello sport apparsi nel paddock del circuito sono stati Gianmarco Tamberi e Kristian Ghedina.

Ma il pensiero che meglio ha sintetizzato l’evento della giornata è arrivato dallo storico rivale della Honda, lo spagnolo Marc Marquez: “L’appeal di Valentino Rossi sui tifosi e sull’ambiente della MotoGP resterà qualcosa di irripetibile”.

Antonio Quarta

Redazione Il Corriere Nazionale

Corriere di Puglia e Lucania

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