Natalia Gavriță: in Moldavia un’altra donna al timone

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Natalia Gavriță, è stata oggi di nuovo ufficialmente nominata per la carica di Primo Ministro dalla Presidente della Repubblica di Moldova, Maia Sandu, dopo aver consultato le fazioni parlamentari. Entro due settimane, Natalia Gavriliță elaborerà e presenterà alla plenaria del Parlamento il programma di governo. In gioco le ripercussioni sul Paese della crisi russo-ucraina.

La fonte moldava DECA-press Agency, una delle maggiori agenzie stampa del Paese, attiva sin dal 1997, riporta la notizia, precisando che l’opinione pubblica  attende “Cambiamenti in meglio e per questo servono azioni ferme e decisioni competenti, che mettano in primo piano l’interesse del cittadino“, come ha sottolineato la stessa Maia Sandu, Capo di Stato.

Un difficile compito pertanto in vista per Natalia Gavriliță, un’economista di 43 anni, la quale è stata Ministro delle Finanze, dall’8 giugno al 14 novembre 2019, durante il breve mandato dell’allora Presidente del Consiglio Maia Sandu. Quindi, primo ministro della Moldavia dal 6 agosto 2021.

Terza donna a ricoprire la suddetta carica, era già stata precedentemente proposta come primo ministro da Maia Sandu nel febbraio 2021, trovando però l’ostracismo della maggioranza composta dal PSRM, l Partito dei Socialisti della Repubblica di Moldavia, un partito politico moldavo di orientamento socialista democratico, conservatore sociale e filo-russo fondato nel 1997.

La Gavriliță ha inoltre conseguito una laurea in diritto internazionale presso l’USM e un master in politiche pubbliche presso l’Università di Harvard. Natalia Gavriliță è la vicepresidente della PAS e si è candidata alle recenti elezioni parlamentari nelle liste di questo partito politico.

In mano a due donne, ora i destini del piccolo stato si giocano essenzialmente in Transnistria, il territorio fantasma della Moldavia al centro delle ripercussioni della guerra tra Russia e Ucraina. La Transnistria, ufficialmente Repubblica Moldava di Pridniestrov o Pridnestrovie, è uno Stato indipendente de facto, non riconosciuto dai Paesi membri dell’ONU, essendo considerato de iure parte della Moldavia: è governato da un’amministrazione con sede nella città di Tiraspol, ove ha anche sede la Sheriff, la maggior società del paese.

Dall’apertura di un nuovo fronte per l’ingresso in Ucraina a un possibile ricatto energetico dell’intera Moldavia: la Transnistria e il corso del conflitto tra Russia e Ucraina saranno quindi le maggiori preoccupazioni sulle quali la premier in pectore nel suo discorso di insediamento dovrà dare indicazioni chiare al Paese e al mondo.

 

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