Nato: “Presenza più solida e pronta a combattimento sul confine orientale” 

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Leader Nato a L’Aia   –   Diritti d’autore  Patrick Post/Copyright 2022 The Associated Press.    

La Nato consolida la sua posizione lungo il confine orientale dell’Europa, rafforzando le sue capacità di armamento dopo l’aggressione russa dell’Ucraina.

Il Segretario Generale Jens Stoltenberg, nei Paesi Bassi, ha avuto colloqui informali con il Primo Ministro olandese Mark Rutte e i leader di Danimarca, Polonia, Lettonia, Romania, Portogallo e Belgio. L’incontro precede un vertice più ampio che si terrà a fine mese a Madrid.

“Stasera abbiamo discusso della necessità di una presenza avanzata più solida e pronta al combattimento, dell’incremento di attrezzature e forniture nell’Europa orientale – ha detto Stoltenberg – Abbiamo affrontato la necessità di investire di più nella difesa e per rafforzare il finanziamento comune della Nato”.

Se l’Ucraina cadrà potremo tornare agli affari di sempre? Spero di no.

Mateusz Jakub Morawiecki
Primo ministro polacco

Il Primo Ministro polacco Morawiecki ha espresso il suo sostegno all’Ucraina.

“Vi chiedo di fare molto di più per consegnare armi, artiglieria all’Ucraina. Ne hanno bisogno per difendere il loro Paese, per difendere la loro integrità territoriale e la loro sovranità. Dov’è la nostra credibilità se l’Ucraina fallisce? Se l’Ucraina cadrà potremo tornare agli affari di sempre? Spero di no”.

Nel frattempo il presidente francese Emmanuel Macron si è recato in visita in Romania per dimostrare sostegno ai 500 soldati francesi dispiegati nel Paese. Oggi visiterà la Moldavia e potrebbe recarsi a Kiev.

Favorevoli all’allargamento

I leader delle sette nazioni Nato si sono impegnati a sostenere le richieste di Svezia e Finlandia di entrare a far parte dell’alleanza e a fornire più armi pesanti per aiutare l’Ucraina a combattere la Russia.

“Il mio messaggio sull’adesione svedese e finlandese è che la accolgo con grande favore”, ha dichiarato Stoltenberg. “È una decisione storica. Rafforzerà loro e rafforzerà noi“.

Il segretario generale ha detto anche che l’alleanza deve prendere in seria considerazione le preoccupazioni sollevate dal Presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha posto il veto all’adesione dei due Paesi finché non cambieranno le loro politiche di sostegno ai militanti curdi, considerati da Ankara come terroristi.

“Non c’è nessun altro alleato che abbia subito più attacchi terroristici della Turchia”, ha dichiarato Stoltenberg. In precedenza il segretario aveva espresso soddisfazione per la disponibilità del governo svedese di “affrontare le preoccupazioni di Ankara come parte dell’assunzione degli obblighi della futura adesione alla Nato”.

Appello da est

L’incontro ha fatto seguito alla riunione di venerdì a Bucarest di nove nazioni del Patto atlantico, dove alcuni leader hanno esortato l’organizzazione a rafforzare la sua protezione alla luce della prolungata guerra della Russia contro l’Ucraina.

“Dobbiamo assicurarci che la Nato sia in grado di rispondere in modo efficace e calibrato alle minacce che deve affrontare”, ha dichiarato il Presidente rumeno Klaus Iohannis ai giornalisti dopo l’incontro di venerdì. “L’alleanza deve essere in grado di difendere ogni centimetro del suo territorio”.

Tre membri della Nato – Bulgaria, Romania e Turchia – si affacciano sul Mar Nero, che si è trasformato in un campo di battaglia nella guerra in Ucraina.

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