Nei prossimi anni gran parte degli Stati Uniti sud-occidentali, saranno inospitali

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Il Nevada, l’Arizona, la California e parte del Messico, diventeranno nei prossimi anni territori invivibili a causa del prosciugamento del più importante bacino idrico d’America, il lago Mead. Grazie alla diga Hoover, il bacino sviluppa il 40% dell’energia elettrica che rende sfavillante Las Vegas.

Attualmente il bacino al punto di canalizzazione del lago Mead con la diga Hoover è alto poco meno di 318 mt, circa 46 metri sopra il livello in cui il bacino verrà dichiarato morto.

Il che significa che non ci sarà più acqua che, attraverso la diga Hoover produce elettricità o acqua per tutte le città del Sud-Ovest, fondamentale per la loro sopravvivenza.

Il bacino è costantemente monitorato, dall’inizio di marzo il lago Mead si è abbassato di ulteriori 7 metri, il che è sorprendente se si considerano le sue enormi dimensioni: da un’estremità all’altra, il lago Mead si estende per 197 km.

Questo fenomeno è in corso da anni ma negli ultimi due anni si è accentuato

Attualmente, il lago è al punto più basso da quando è stato riempito quasi un secolo fa. Le prolungate condizioni di siccità e altri “fattori” tra le concause.

Gli esperti ritengono che il lago Mead continuerà a scendere, per raggiungere la soglia di pericolo di 273 metri. Quando accadrà, l’acqua non alimenterà più la diga di Hoover che rifornisce di acqua ed energia elettrica la California, l’Arizona e il Messico.

Se il livello scenderà sotto i 273 metri il lago potrà essere considerato morto

Inizierà il lento declino delle città del Sud-Ovest. Il lago Mead, come molti bacini idrici occidentali, ha una forma di imbuto, esteso in alto e sempre più stretto man mano che si scende in profondità. significa che, con l’abbassamento del livello dell’acqua, diminuisce anche la superficie del lago.
Con il passare del tempo, il livello del lago si abbassa velocemente e l’invaso perde portata. Riaffiorano vecchi relitti affondati da decine di anni e altri detriti sommersi.
Finalmente nel governo qualcuno ha capito il pericolo e ha lanciato l’allarme, l’assistente segretario del Dipartimento degli Interni per l’acqua e la scienza, Tanya Trujillo.
La Trujillo con ritardo ha capito il pericolo cui vanno incontro decine di milioni di persone che vivono negli Stati Uniti sud-occidentali. Per loro se non si interviene immediatamente rifornendo il lago, non ci sarà futuro.

Le turbine della diga di Hoover che producevano a piena capacità 2.074 MW di energia elettrica, negli ultimi mesi, con l’abbassamento dei livelli dell’acqua, sono scese a 1.390 MW, il 67% in meno.

Le turbine che alimentavano a pieno regime 1.000.000 di utenze, oggi ne riescono ad alimentare circa 675.000.
Crollando l’acqua nei serbatoi, diminuisce l’acqua che precipitando attraverso le condotte forzate, origina la forza idraulica che attiva le pale delle turbine.

Circa il 50% dell’energia prodotta dalla diga Hoover va in California, mentre il 22% va al Nevada e il 20% all’Arizona.

La crescita di domanda di energia, in particolare dalla città di Las Vegas, fuori misura nell’ultimo decennio, sta aggiungendo ulteriore domanda a una situazione già preoccupante. Anche in Arizona, l’acqua che raggiunge i rubinetti è stata limitata.

Le cause del disastro idrico, oltre alla siccità sono da ricercare nella mano dell’uomo che prosegue imperterrito ad alterare il clima ricorrendo alle armi geoingegneria.

Maurizio Compagnone
Analista

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