“Nessuna giunta con M5s o non dichiarerò il mio voto”, dice Calenda

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Il leader di Azione giudica l’atteggiamento del Pd insopportabile e senza una garanzia precisa di esclusione da una eventuale giunta di esponenti 5 stelle non appoggerà Gualtieri pubblicamente

© Pierpaolo Scavuzzo / AGF – Carlo Calenda

 “Dopo che mi sono sentito dare del leghista da persone che sedevano con me in Cdm e che sanno bene chi sono e qual è la mia storia non mi stupisco più di niente. Ma l’atteggiamento di Gualtieri e del Pd è insopportabile, un modo di interloquire davvero immaturo: prima mi offendi e poi, senza nemmeno parlarmi, dici che ti aspetti il mio sostegno al ballottaggio”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Per Calenda è la condizione imprescindibile, oppure “vuol dire che non dichiarerò il mio voto, perché lo considererei un voto buttato, al pari di quello per Michetti, che non ha uno straccio di programma e dal quale sono molto distante”. Calenda in ogni caso a votare ci andrà, “ma senza dire pubblicamente per chi”.

E a Letta Calenda suggerisce di “non fare l’errore di leggere il risultato di queste elezioni comunali nell’ottica delle prossime politiche. Ora lui deve fare una scelta: decidere se continuare ad andare dietro a un Movimento morto oppure guardare a un’alternativa”, conclude il leader di Azione.

 

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