“Nessuno tocchi i soldi per il sud”: sindaci in piazza

Politica

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Mercoledì saremo a Roma alla manifestazione per l’equità territoriale perché riteniamo di fondamentale importanza, in questa fase, vigilare per la corretta assegnazione dei fondi del Pnrr, affinché ne beneficino i Comuni del Sud in maniera proporzionata al deficit di sviluppo che essi devono superare.

È doveroso nei confronti dei cittadini e soprattutto dei nostri figli: essi hanno diritto a un futuro con le stesse prospettive dei loro coetanei del resto d’Italia. Manifestiamo con i senatori Saverio De Bonis e Gregorio De Falco, con il Movimento 24 Agosto per l’Equità territoriale, e con i Liberi Agricoltori di Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Sicilia e Sardegna, dalle 15 davanti a Montecitorio, anche per sventare i progetti di autonomia differenziata su cui spinge una parte del governo e perché sia affermato lo stesso principio di equità anche nell’attuazione della Pac, la politica agricola comune. 

Come scrive l’Espresso questa settimana, Next Generation Eu rischia di tradursi in una beffa per le città del Sud.

La quota di fondi destinata al Mezzogiorno, distribuita in Italia in netta difformità rispetto ai criteri europei, che ritenevano più meritevoli di sostegno le regioni ad alto tasso di disoccupazione e a basso Pil procapite, potrebbe ora ridursi al lumicino.

La ragione è semplice: i fondi destinati ai territori saranno assegnati attraverso bandi che i Comuni meridionali – decimati nel personale, spesso colpiti dal dissesto e privati di risorse grazie al sistema della spesa storica introdotto dal federalismo fiscale – con difficoltà riusciranno a intercettare.

Il ministro Carfagna ha annunciato che la quota destinata al Sud sarà blindata con una norma ad hoc, ma al momento è solo un annuncio e abbiamo subito troppi artifici e ritardi sulla nostra pelle (spesa storica, Lep, definanziamento di opere, riproposizione come nuove di altre opere già finanziate, ecc) per poter fidarci anche della più sincera delle promesse.

Ecco perché è importante essere presenti dopodomani a Roma. Per evitare che un governo a trazione nordista possa vanificare ciò che chiede l’Unione Europea, ovvero che dalla pandemia si risollevi l’intera Italia, e non solo una parte, e che si riducano drasticamente le condizioni di disuguaglianza in cui versa l’Italia da un secolo e mezzo. 

Occorre inoltre fermare i progetti di autonomia differenziata che aumenterebbero ancora di più le disparità fra cittadini dello stesso Paese nell’accesso alla sanità, all’istruzione, e ad altri diritti fondamentali.

La rete dei Sindaci Recovery Sud

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