Non ridere della vita sessuale degli altri

Arte, Cultura & Società

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Recensione a cura di Mariangela Cutrone

La collana Kimochi, dedicata alla lettura contemporanea giapponese di Rizzoli è stata inaugurata con un bellissimo romanzo sentimentale e al tempo stesso esistenzialista della giovane scrittrice Nao – Cola Yamazaki dal titolo “Non ridere della vita sessuale degli altri”. Protagonisti sono Isogai, uno studente diciannovenne sognatore e ambizioso dell’Accademia delle belle Arti e Yuri, insegnate d’arte di trentanovenne che sta attraversando una crisi esistenziale. I due si incontrano nell’ambiente accademico tessendo un’amicizia profonda destinata a trasformarsi presto in qualcos’altro. Isogai diviene il modello della giovane insegnante. I loro incontri avvengono all’interno del suo atelier dove lei può trasformare in arte quello che prova per il suo studente prediletto. Inevitabilmente Isogai si innamora della sua professoressa imparando ad adorare anche i suoi difetti e le sue crisi esistenziali di cui spesso non comprende e condivide le cause e le inquietudini. Nonostante la sua giovane età, Isogai impara a conoscere questa donna sposata dal carattere misterioso e inquieto sotto diverse sfaccettature.

Un romanzo che indaga tutte le sfaccettature dell’animo umano comprese le sue inquietudini e parti più introspettive. Molto abile l’autrice nel raccontare tutti gli stati d’animo e le emozioni provate durante la fase dell’innamoramento dal punto di vista maschile. Nao -Cola Yamazaki usa il linguaggio delle donne per descrivere il vissuto di un giovane studente che ha una visione idilliaca dei rapporti sentimentali. Una lettura esistenzialista di un amore proibito e di due solitudini che cercano di farsi compagnia. Quello raccontato è un rapporto che va al di là delle convenzioni e dei rapporti ordinari.  

Il lettore si ritroverà a fare il tifo per Isogai, a provare la sensazione di attesa fremente prima di un appuntamento con la sua professoressa, nutrire le aspettative che l’amore porta con sé e a soffrire l’assenza della persona desiderata. Una lettura che si legge tutta d’un fiato e che incanta il lettore con sottofondo le suggestive ambientazioni e atmosfere tipiche del meraviglioso Giappone. Degno di nota anche il racconto dal titolo “Carie e gentilezza” che segue il romanzo. Anche in quest’ultimo l’autrice racconta di un amore non convenzionale, due uomini soli che nonostante le loro vite travagliate dense di impegni continuano a cercarsi e desiderarsi. Basta far riaffiorare alla mente un ricordo riguardante la persona desiderata per essere invasi da un fiume di sensazioni ed emozioni che si scoprono mai sopite perché come insegna l’autrice “Anche se sono ci si vede, non vuol dire che sia finita”.

Con le sue storie Nao- Cola Yamazaki ci insegna che certi amori sopravvivono al tempo e alle distanze perché sono parti di noi dalle quali inevitabilmente è difficile distaccarsene. Ogni ricordo, sensazione, emozione provata rimarrà nella nostra mente e nel cuore per sempre. Un romanzo che consiglio a chi ama calarsi nell’esplorazione dell’animo umano e a chi ama la letteratura giapponese contemporanea che incanta e fa viaggiare con la mente tra le sue suggestive e incantevoli atmosfere.

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