Nonostante i cambi in difesa, un Bari bello e sfortunato perde anche ad Avellino contro il Frosinone

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Avellino – Un Bari che non ti aspetti, pregno di vitalità ma capace anche di disattenzioni difensive, soprattutto da parte di Micai, oggi in giornata decisamente no.

Sul terreno di Avellino, a causa dell’indisponibilità del nuovo stadio “Benito Stirpe” di Frosinone, il Bari di Grosso perde una gara – la terza consecutiva – immeritatamente, giocando benino e dando l’idea di essere stato sempre in partita fino alla fine.

Turn over, in vista dei tre appuntamenti ravvicinati fino a sabato prossimo: Micai in porta, il redivivo Cassani a destra e D’Elia a sinistra, Gyomber e Marrone a centro difesa, Busellato, Basha e Tello centrali, Floro Flores attaccante, Improta e Brienza ali.

Primo tempo pirotecnico nel quale non è mancato nulla, tra autogol, palle parate e sfuggite sulla linea, rigori ed errori di Micai.

Mentre le due squadre si stavano assettando, ecco la prima emozione: autogol clamoroso di Cassani, al 4′, che devia in porta, di testa, un innocuo cross di Ciano. Frosinone in vantaggio.

Inizia male la partita per il Bari anche perché, dopo il gol, il Frosinone continua a fare la gara mangiando ampie zone di campo fino ad arrivare, tra cross e tiri in porta, sempre in area di rigore ma in modo sterile, a dispetto di un Bari, forse ancora stordito per il gol subito, che fa fatica a mettere insieme una minimo di trama, anche a causa degli spazi strettissimi entro i quali i portatori di palla biancorossi si vanno ad infilare in quei rari momenti in cui provano a bandire un’azione, complice anche il sacrificio degli attaccanti biancorossi, intenti più a sacrificarsi in difesa che ad attaccare. Ma, sia inteso: il Frosinone non ha quasi mai impensierito la difesa barese.

Scocca il 15′: prima incursione del Bari con Improta che riceve un magistrale assist di prima in verticale di Floro Flores, e sigla il pareggio per il Bari.

Cala il ritmo, forse il caldo, forse il pareggio che, almeno fino al 25′, ha messo in equilibrio la gara con le due squadre molto corte, e con le conseguenti corsie intasate, fatto sta che la gara sembra non decollare più. Nulla di più falso: le emozioni sono dietro l’angolo. Al 27′, magistrale assist di Brienza sulla sinistra che, in contropiede, manda il pallone in area dove Tello segue entrando in area per tirare in porta e viene atterrato da Bardi, ma lo stesso centrocampista barese si alza per tirare in porta ma un giocatore ciociaro si trova sulla linea della porta e respinge, e allora l’arbitro concede il rigore. Improta spiazza Bardi e porta il Bari in vantaggio.

Ma la situazione a favore del Bari dura meno di settanta secondi: al 29′, infatti, Daniel Ciofani, clamorosamente, su un pallone sfuggito a Micai, sigla il pareggio 2-2.

Al 39′ vola Bardi su un tiro arcuato da fuori area di Brienza, a deviare il pallone in corner, pallone che sarebbe terminato sotto l’incrocio del pali.

Al 41′ Ancora Bardi protagonista che devia un tiro di Floro Flores sulla linea e poi, sulla respinta del pallone, devia ancora sulla linea un colpo di testa di Busellato: due occasioni gol in un nanosecondo, praticamente, per il Bari.

Nel secondo tempo la gara si incattivisce un po’ con alcuni falli da ambedue le parti verso alcuni giocatori, Floro Flores su tutti, e ciononostante, non riesce a decollare come nel primo tempo, almeno fino al quarto d’ora, complici gli, ormai, tradizionali lunghi giro palla, infruttuosi, effettuati dal Bari. Partita molto tattica, una gara a scacchi tra Longo e Grosso che prima o poi deve aprirsi.

Floro Flores, al di là della gara giocata più sacrificio, non regge più il campo e allora grosso lo cambia con Nenè al 24′.

Al 35′ Sammarco porta in vantaggio il Frosinone su un pallone tirato da Ciano e respinto da Micai in modo imperfetto.

Al 36′ è il turno di Cisse’ che prende il posto di D’Elia che si fa vedere subito con una botta dello da fuori area che Bardi devia in corner. Il Bari, comunque, c’è e reagisce con palloni pericolosi. Al 38′ entra Icolano per Basha.

Finale di gara in cui il Bari schiaccia il Frosinone alla ricerca del pareggio che non arriverà, anzi, è il Frosinone, al 43′, con Citro che, da solo davanti a Micai, si mangia il quarto gol, lasciando sperare il Bari negli ultimo sette minuti.

C’è da precisare che il Frosinone ha fatto tre mezzi tiri, due dei quali scaturenti da altrettante respinte corte di Micai, e li ha trasformati in tre gol, autorete compresa. Incredibile.

Sconfitta, dunque, immeritata rimediata dal Bari che, però, deve prendere atto che, nonostante la buona intesa difensiva con Marrone e Gyomber, becca sempre dai due ai tre gol. Forse occorrerà tempo, forse occorrerà una migliore intesa, fatto sta che non ci sentiamo di gettare la croce su Grosso, men che meno sulla squadra che – lo ripetiamo – errori, anzi orrori difensivi a parte, oggi ha giocato bene, come ad Empoli e come contro il Venezia, dando l’idea di essere sempre sul pezzo e mai arrendevole come accadeva fino allo scorso anno. Anzi, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, considerata la scarsa pazienza dei tifosi, capaci di chiedere la testa dell’allenatore sin dalle prime tre sconfitte subite (vedasi Mangia, Nicola e Stellone), è bene che queste sconfitte stiano arrivando ad inizio torneo così da poter correggere eventuali errori, e non dalla dodicesima giornata in poi. Di certo, occorre innanzi tutto pensare a salvarsi, come diciamo sin da Bari Cesena. Poi si pensa.

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