A causa del Covid molti eventi saranno fruibili solamente in via digitale
Oggi, 27 novembre 2020, torna “la Notte europea dei ricercatori”,
promossa dalla Commissione Europea e giunta alla sua quindicesima
edizione. Migliaia di ricercatori e centri di ricerca di tutta
l’Europa apriranno le porte dei loro laboratori per far conoscere al
grande pubblico la bellezza e l’importanza della ricerca scientifica,
con esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e visite
guidate, conferenze e seminari divulgativi, spettacoli e concerti. Per
il 2020, in 29 paesi e 388 città, sono stati organizzati 52 eventi.
A causa del Covid, molti eventi saranno fruibili solamente in via
digitale. L’obiettivo è di creare occasioni di incontro tra
ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la
conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e
stimolante. L’Italia ha aderito, da sempre, all’iniziativa europea con
una molteplicità di progetti che ne hanno fatto tradizionalmente uno
dei paesi europei con il maggior numero di eventi sparsi sul
territorio. Per il 2020 la manifestazione coinvolge in Italia 7
progetti per un totale di oltre 80 città.
Christian Flammia