Oggi la conference call col Bari che attende alla finestra il suo futuro

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Non solo il 5 maggio storicamente e poeticamente manzoniano. Oggi è anche il giorno dell’assemblea in conference call del Consiglio Direttivo della serie C che esaminerà le varie proposte da sottoporre, poi, giovedì all’Assemblea dove saranno presenti tutti i sessanta presidenti delle società di serie C. Ed il Bari, muta e attendista pensando all’ultim’ora non dell’uom fatale ma a quella dell’esito del suo futuro, al nunzio aspetta di capire che ne sarà di esso nel futuro immediato.

Ciò che prevale è la sensazione che il campionato non avrà un seguito, piuttosto prevale la possibilità attendista che andrebbe di pari passo con l’evolversi della pandemia e, di conseguenza, con l’evolversi di ciò che accadrà in serie A ed in B, ma che non basterebbe ad andare incontro ai tanti problemi societari, soprattutto economici, che tantissime squadre si troverebbero ad affrontare a causa dell’inattività, senza dimenticare l’altra impossibilità di onorare il protocollo sanitario deciso dal Governo.

Si discuterà nella conference call della richiesta di promozione in B delle attuali prime tre squadre dei tre gironi, del momentaneo blocco delle retrocessioni in attesa di verificare quali saranno le società pronte ad iscriversi al torneo di C, dal momento che il timore è quello che in tante non potranno farlo, e si parlerà, soprattutto, della quarta squadra che farebbe compagnia alle prime tre nella promozione in B. Quella del sorteggio tanto criticata dal Bari e da una decina di società, verrà, comunque, sottoposta nell’Assemblea virtuale di oggi, ma a questa ipotesi ce ne saranno almeno altre due da proporre, vale a dire la disputa dei playoff a formato ridotto tra quattro squadre (le migliori seconde più la migliore terza), da disputarsi su un unico campo di calcio da individuare, oppure tenendo presente dei parametri relativi ai vari coefficienti storico, bacino di utenza, spettatori, e punti dove il Bari avrebbe qualche chance in più rispetto alle altre contendenti.

Un’altra proposta che è ancora in embrione – come scrive la Gazzetta del Mezzogiorno – potrebbe essere quella di allargare la serie B a 32 squadre divise in due giorni da 16, con il conseguente passaggio della serie C ad una categoria semiprofessionistica (sarebbe un ritorno dopo decine d’anni), uno scenario, questo, forse azzardato ma che in tempi grami e di emergenza come questi non andrebbe sottovalutato. A questa ipotesi potrebbe aggiungersi quella di ampliare la B a 24 squadre con il passaggio in cadetteria delle migliori seconde classificate in C. In ogni caso, nel corso dei due appuntamenti di oggi e del 7, si discuterà della assoluta necessità del potersi contendere la promozione in qualsiasi maniera.

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