Omicron spaventa L’Europa. Lo Spallanzani, “calma e studiamo la variante”   

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Pfizer e Moderna valutano nuovo booster, ma l’Ema frena: “È prematuro parlare di cambio dei vaccini”  

© Punit PARANJPE / AFP 
Variante Omicron

 Si chiama Omicron la nuova variante che spaventa il mondo. L’Oms l’ha definita preoccupante e dall’Europa agli Stati Uniti si prendono le contro misure.  

La prima è la stretta sui viaggi. I 27 Ue, gli Usa, il Canada, la Gran Bretagna, Israele, il Brasile, l’Australia hanno imposto restrizioni di viaggio al Sudafrica e ai Paesi limitrofi, tra cui il Botswana, Lesotho, Namibia, Malawi, Zimbabwe, Zambia ed Eswatini.

Omicron, che è stata rilevata “in quasi tutte le province sudafricane”, sembra presentare un aumento del rischio di reinfezione e pare avere una capacità di trasmissione ancora maggiore rispetto ai ceppi precedenti. Per questo motivo gli scienziati la considerano la variante “più preoccupante” vista finora perché contiene “un gran numero di mutazioni” che potrebbero non solo renderla più trasmissibile ma anche aiutarla a eludere il sistema immunitario: ha infatti 32 mutazioni nella proteina spike (la parte del coronavirus che le conferisce la sua forma caratteristica e la chiave per affinché il virus entri nelle cellule umane), molto più di Beta e Delta messi insieme.

La Task force dello Sapllanzani 

Rispetto alla “preoccupazione che si sta diffondendo nel Paese”, l’Istituto spiega che è “fondamentale prima studiare il fenomeno e successivamente stabilire le necessarie misure da adottare, evitando reazioni emotive non supportate da fondamento scientifico”. Lo Spallanzani, che ha istituito una task force per lo studio della variante insediata oggi, esprime inoltre “grande apprezzamento per la presa di posizione della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che con forza ha richiesto alle aziende farmaceutiche di aggiornare quanto prima i vaccini, rendendoli efficaci contro le varianti in corso”.

Ancora non è chiara la resistenza ai vaccini 

Non è chiaro per ora se sia più o meno resistente ai vaccini anticovid (anche se Pfizer/BioNTech ha fatto sapere che in tre mesi potrebbe avere le dosi pronte per la variante) ma i test diagnostici Pcr sembrano continuare ad essere validi. Anche la casa farmaceutica statunitense Moderna vuole sviluppare una dose di richiamo specifico per la variante del Covid-19 cosiddetta Omicron.

Ma l’Ema frena e sottolinea che è presto per dire se sono necessari nuovi vaccini. 

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©  MATE-VOISIN / Phanie / Phanie via AFP
Coronavirus

Il primo caso europeo in Belgio 

La variante Omicron comunque è già in Europa, in Belgio per la precisione. La contagiata è una giovane che ha sviluppato i sintomi undici giorni dopo aver viaggiato in Egitto attraverso la Turchia: non era vaccinata né aveva contratto in precedenza il virus.

È interessante notare però che – esclusa la Svizzera – i Paesi hanno finora applicato restrizioni solo alle nazioni dell’Africa meridionale ma non a Hong Kong, Israele e Belgio dove appunto sono stati riscontrati casi di Omicron.

Negli Stati Uniti ancora nessun caso 

Gli Stati Uniti finora non hanno individuato nessun caso di Omicron. Lo ha riferito il Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), precisando di essere pronto a “identificarla velocemente, se emerge negli Usa”.  

Nel frattempo, la governatrice dello Stato di New York, Kathy Hochul, ha dichiarato lo stato d’emergenza ordinato il rinvio di tutti gli interventi chirurgici programmati, in modo da convogliare le forze in vista del possibile picco di aumento di ricoveri per la pandemia da Covid. La governatrice ha spiegato il provvedimento con la necessità di non intasare le terapie intensive degli ospedali, in vista dell’arrivo dei mesi invernali quando è atteso un nuovo picco di contagi. Ma già adesso i casi sono in netto aumento. Hochul ha invitato i newyorkesi a vaccinarsi e a sottoporsi alla terza dose. 

In Giappone imposta la quarantena per i viaggiatori 

In vigore da oggi in Giappone la quarantena di 10 giorni per i viaggiatori provenienti da 10 Paesi dell’Africa meridionale a causa dei timori per la nuova variante Covid. I passeggeri dei voli da Sudafrica, Namibia, Lesotho, Eswatini, Zimbabwe e Botswana dovranno isolarsi in apposite strutture all’arrivo nel Sol Levante, sottoporsi a un primo tampone e poi ad altri tre durante i 10 giorni successivi.

Australia e Brasile bloccano i voli

‘Australia ha vietato i voli da nove paesi dell’Africa meridionale per impedire l’arrivo della nuova variante Omicron.   Il ministro della Salute, Greg Hunt, ha spiegato che per i non australiani che hanno visitato il Sudafrica, lo Zimbabwe e diverse altre nazioni negli ultimi 15 giorni, ci sarà il divieto di varcare i confini dell’Australia. Anche il Brasile chiude le frontiere a 6 Paesi africani.  

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