Papa Francesco: “I Paesi Ue dicano quanti migranti possono accogliere, la guerra è il controsenso della creazione”

Teocrazia e Cristianità oltre Tevere

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 Il Pontefice intervistato da Fabio Fazio su Rai3: “Il Mar Mediterraneo è il più grande cimitero d’Europa”. Appelli per la difesa del ruolo delle donne sul lavoro e per la valorizzazione dell’ambiente. Francesco: “Ascolto musica, mi piacciono i classici e il tango”

© Alberto PIZZOLI / AFP
– Papa Francesco

“Si pensa prima alla guerra e poi alle persone”. Sono le parole di Papa Francesco, intervistato da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”. Oggi – ha osservato il Pontefice – “Si pensa a guerre e armi, mentre le persone passano in secondo piano”, “non voglio fare il tragico, ma quello che è importante oggi è la guerra: economica commerciale o altro”; “migranti, poveri e chi ha fame non contano”.

E il conflitto bellico “è un controsenso della creazione”. Nella Bibbia, ha continuato “Dio crea uomo e donna. Ma poi arriva una guerra tra fratelli, uno cattivo contro un innocente, per invidia, e poi una guerra culturale. Subito vengono le guerre”. E’ un “controsenso della creazione, la guerra è sempre distruzione”.

Ecco la frasi chiave del Papa:

“Non sono uno che sopporta le cose”

“Non sarei onesto se dicessi che sopporto tanto. No, io sopporto come gli altri e non sono solo: ho tante persone che mi aiutano. I vescovi, la Chiesa tutta. Non sono campione di sollevamento pesi, sopporto come tutte le altre persone”

“Quello che si fa con i migranti è un crimine”

Quello che si fa con i migranti “è criminale”. In Libia ci sono veri e propri lager “Quello che si fa con i migranti è criminale”. Il migrante “va sempre accolto, accompagnato, promosso e integrato” ma noi “con i media guardiamo tutto, è una tragedia, poi non guardiamo più”, ma “non basta vedere e necessario sentire, toccare”.

“Il Mediterraneo è il più grande cimitero d’Europa”

Il Mediterraneo è il cimitero più grande d’Europa”, ed i paesi del Vecchio Continente devono dire “ognuno quanti migranti possono accogliere”. “Tutto questo è un segnale della cultura dell’indifferenza”, ha proseguito Bergoglio, “quando dico lager uso la parola apposta. Chi vuole vedere le immagini di quello che accade nei lager le immagini le trova presso il dicastero per lo sviluppo umano”.
I migranti “soffrono, rischiano per traversare il Mediterraneo e poi talvolta sono respinti”. Qui il Papa ha fatto riferimento anche all’atteggiamento di “qualcuno con responsabilità” che dice “qui no” e loro “tornao a morire in mare”. Allora “ogni paese dica quanti ne puo’ accogliere” e l’Europa “si metta d’accordo” perche’ i flussi toccano “la Spagna e lItalia” mentre altrove i migranti non sono ricevuti. Invece “il migrante va accompagnato, promosso e integrato”.

“Bisogna farsi carico della Madre Terra. Buttare plastica in mare è un crimine, uccide”

“Dobbiamo farci carico della Madre Terra: i pescatori di San Benedetto del Tronto venuti da me hanno trovato una volta tonnellate di plastica e hanno ripulito quel tratto di mare. Buttare la plastica in mare e criminale, uccide”.

“Essere perdonati, se lo chiediamo, è un diritto”

Siamo liberi. Dio ci ha lasciato liberi di fare bene o male. Forse qualcuno si scandalizza, ma la possibilità di essere perdonato è un diritto umano, tutti noi abbiamo diritto a essere perdonati se lo chiediamo. Se hai debiti con la società, arrangiati per pagarlo, ma con il perdono. Il padre aspettava il figlio per il perdono, ma lui non lo sapeva”.

“Le chiacchiere sono il primo passo verso l’aggressività”

“Il problema dell’aggressività sociale è stato studiato bene da psicologi e quindi non ne parlo. Sottolineo solo quanto è cresciuto il numero dei suicidi giovanili. C’è un’aggressività che scoppia, pensa al bullismo nelle scuole, è un problema sociale, non di una sola persona. L’aggressività va educata, c’è un’aggressività positiva è una distruttiva”. Il “chiacchiericcio” alimenta l’aggressività, ha aggiunto: “Comincia con una cosa piccola, con la lingua, con il chiacchiericcio. Il chiacchiericcio nelle famiglie, tra le persone distrugge l’identità”

“I genitori devono essere complici dei figli”

Ai genitori dico sempre una parola: vicinanza con i figli. Io faccio sempre una domanda: tu giochi con i tuoi figli? A volte sento risposte dolorose: quando esco a lavorare dormono. Giocare con i propri figli e non spaventarsi di cosa dicono o quando un adolescente fa qualche scivolata, stare loro vicino. Ascoltarli, i genitori devono quasi essere complici dei figli, quella complicità che fa si’ che padri e figli crescano insieme”.

“Certi capi vogliono dominare le donne sul lavoro”

“Certe impiegate pagano col corpo il lavoro”

“Ci sono impiegate che ogni giorno pagano col corpo la stabilità lavorativa, e questo succede ogni giorno”.

“Il male della Chiesa è la mondanità spirituale”

“Oggi il più grande male della Chiesa è la mondanità spirituale, una chiesa mondana. Questa mondanità spirituale fa crescere il clericalismo, che è una brutta cosa, una perversione della Chiesa” che porta alla “rigidità” sotto cui c’ la “putredine”.

“Difficile capire perché i bambini soffrono”

Una domanda a cui mai sono riuscito a rispondere è ‘perche soffrono i bambini?’ Non ho risposte a questo. Non c’è risposta. Dio è forte nell’amore, l’odio la distruzione è nelle mani di un altro. Nel rapporto di Dio col Figlio potremmo vedere cosa c’è nel cuore di Dio quando accadono queste cose”.

“I miei predecessori sono stati santi, io non tanto”

“I papi di prima erano santi, io non me la cavo, non sono tanto santo, per questo ho bisogno dei rapporti umani”, e “per questo non sono andato negli appartamenti vaticani”: perché “l’amicizia mi fa forza, e ne ho bisogno, non ne ho tanti amici, sono pochi, ma sono veri”.

“Volevo fare il macellaio, per i soldi”

“Quando ero bambino volevo fare il macellaio” perché il macellaio da cui andavo con mia madre “aveva una grande borsa dome metteva tutti i soldi”. “Questa è la parte genovese del mio sangue”, ha aggiunto, “anche i piemostesi badano ai soldi, ma i genovesi di piu'”.

“Il senso dell’umorismo è una medicina”

“Mi piacciono i classici e il tango”

“Ascolto musica, mi piacciono i classici, anche il tanto mi piace tango”. “Un porteno che non balla il tango, non è porteno”

 

 

 

 

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