Papa Francesco istituisce il ministero di “catechista”

Teocrazia e Cristianità oltre Tevere

Di

di Claudio Gentile

Con un Motu Proprio reso pubblico oggi Papa Francesco ha istituito il ministero laicale di “catechista”.

A presentare alla stampa l’ultima iniziativa pontificia sono stati i vescovi Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, e Franz-Peter Tebartz-van Elst, Delegato per la catechesi del medesimo Consiglio.

Per Mons. Fisichella “istituire un ministero da parte della Chiesa equivale a stabilire che la persona investita di quel carisma realizza un autentico servizio ecclesiale alla comunità”. Per il Presule il ministero di catechista, antico come la Chiesa, è essenziale anche oggi in una “cultura globalizzata” che ha bisogno di laici impegnati nell’evangelizzazione per “contribuire alla trasformazione della società attraverso la penetrazione dei valori cristiani nel mondo sociale, politico ed economico”.

Facendo proprio un desiderio di San Paolo VI Papa Francesco promuove ulteriormente la formazione e l’impegno del laicato, fortemente voluto dal Concilio Vaticano II. Per la Santa Sede, infatti, l’istituzione di questo ministero, unitamente a quelli già da tempo previsti quali l’accolitato ed il lettorato, permette di avere un laicato preparato nella trasmissione della fede, che oltre ad una buona conoscenza dei contenuti, richiede il prioritario incontro personale con il Signore.

Per accedere a questo ministero il Motu proprio elenca alcuni requisiti, primo fra tutti quello della dimensione vocazionale a servire la Chiesa dove il vescovo diocesano lo ritiene più qualificante. Infatti questo speciale “incarico” di evangelizzare a nome della Chiesa non verrà dato per una gratificazione personale, neanche a chi già lo svolge di fatto, ma per svolgere un servizio dove il vescovo riterrà necessaria la presenza del catechista.

Una volta istituito da parte del Papa il ministero, spetterà ora alla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti pubblicare il Rito di Istituzione, alle Conferenze Episcopali rendere fattivo il ministero stabilendo l’iter formativo necessario e i criteri normativi per potervi accedere conformemente a quanto indicato nella lettera apostolica e, infine, alle singole diocesi valorizzare al massimo l’apporto degli uomini e delle donne che intendono dedicare la loro vita alla catechesi come forma privilegiata di evangelizzazione

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