Per il salvataggio di Alitalia torna in ballo Lufthansa

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La compagnia di bandiera tedesca scrive a Fs e al Mise, che promette una “valutazione asettica”

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 Il giorno in cui uno sciopero dei piloti e degli assistenti di volo di Alitalia ha cancellato circa 200 voli, per la compagnia aerea italiana si rifà sotto Lufthansa. Il vettore tedesco è sceso di nuovo in pista per il salvataggio scrivendo una lettera a Fs e Mise per proporsi come alternativa a Delta nella newco guidata da Fs e Atlantia. Lufthansa ha proposto una forte partnership commerciale, senza per il momento mostrare interesse a rilevare quote azionarie della società destinata a controllare la nuova Alitalia. 

Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, a sei giorni dalla scadenza del termine (15 ottobre) per la presentazione delle offerte vincolanti, accoglie il nuovo interesse in modo asettico. “Il ministero – ha spiegato – in un’operazione di mercato ha un ruolo di vigilanza sulla struttura commissariale e non certamente di sponsor di un’operazione di mercato tra privati, la valuto asetticamente”. Su eventuali problemi di cassa della compagnia e della necessita’ di una nuova ricapitalizzazione, il ministro ha evidenziato che “c’è una scadenza, il 15 ottobre. Ho autorizzato la proroga al 15 ottobre evidentemente quella scadenza ce la possiamo permettere”.

 

Sulla vicenda è intervenuto anche, il patriarca della famiglia Benetton, Luciano, che ha spiegato come “Lufthansa abbia molta esperienza e anche il progetto Alitalia dovrebbe passare attraverso chi ha esperienza tecnica e di gestione”. Tali dichiarazioni, ha successivamente precisato, non sono da intendere in linea di principio come la preferenza di un partner piuttosto che di un altro. Le parole dell’imprenditore veneto, che non ricopre cariche né in Atlantia né in Edizione, la holding di famiglia primo azionista del gruppo, sarebbero dunque da intendere piu’ come l’opinione di buon senso di un imprenditore che ha sottolineato come, per una partita cosi’ complicata, siano necessarie competenze specifiche nel settore aereo. 

 

A essere preoccupati sono i sindacati. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha sottolineato come serva un piano industriale preciso all’interno del quale il ruolo di Atlantia è “decisivo”. Per il leader della confederazione di Corso Italia, “siamo di fronte alla necessita’ di prendere decisioni molto precise. Non si può continuare a rinviare questo tema, serve un piano industriale preciso. “È bene che il governo chiarisca cosa vuol fare. Per quello che ci riguarda non siamo disponibili ad aspettare altro tempo e nemmeno disponibili a discutere ulteriori esuberi”, ha concluso Landini. 

 

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