Perché Biden continua a stuzzicare l’Orso in letargo

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Quali sono i motivi che spingono Biden a provocare Putin se non stanare il nemico e la sua forza militare? Gli Stati Uniti solo parzialmente sono a conoscenza dell’arsenale bellico di cui dispongono le forze armate russe. Quello che la Russia ha messo in campo in Ucraina è solo il 10% e per di più sono armi di vecchia generazione. Le armi tecnologicamente avanzate rimangono un mistero. I generali di Biden e la CIA, hanno bisogno di capire quale sia il vero potere deterrente della Russia, prima di intraprendere una campagna militare contro la Russia.

Biden ha promesso di inviare a Kiev batterie lanciarazzi avanzati HIMARS (High Mobility Artillery Rocket System).
Potenti lanciarazzi multipli che possono essere montati su veicoli blindati tattici. I sistemi HIMARS, hanno un range di operatività di 80 km.

Anche se Kiev ha dato assicurazione a Washington di non usarli verso il territorio russo, non si può tenere conto che se lanciati dal confine con la Russia possono distruggere diverse città russe di confine. Voglio credere a Kiev, ma chi non ci dice che non verranno lanciati verso la Crimea? Territorio entrato a fare parte della federazione russa nel 2014 dopo Referendum e che Kiev continua a rivendicarlo. Un caso analogo è accaduto nei Balcani, anche se in modalità diversa, nel caso dei Balcani, il Kosovo è stato strappato alla Serbia dopo tre mesi di lunghi bombardamenti su Belgrado da parte della NATO, in Crimea è stato il popolo a votare l’annessione alla Russia con un referendum, senza spargimento di sangue. Gli Stati Uniti, almeno di facciata si sono fatti assicurare da Kiev che le batterie missilistiche non sarebbero state usate contro i territori russi. È quanto si apprende dalle dichiarazioni del vice consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jonathan Finer. Quanto Kiev sarà disposto a mantenere la promessa?

Forse non colpirà il territorio russo oltre confine, ma chi ci assicura che non lo faccia contro la Crimea, dove tra l’altro è di base il Comando Generale della Flotta Navale russa del Mar Nero?
I governanti di Kiev, poco credibili, potrebbero installare le batterie missilistiche HIMARS sulle alture di Odessa per colpire la flotta navale russa ancorata a Sebastopoli.

Mosca non starà certo ferma nel caso in cui Kiev decidesse di usare le batterie missilistiche fornite dagli Stati Uniti per colpire il territorio russo. Kiev non ha ancora metabolizzato che la Crimea non è più territorio ucraino. La penisola è collegata alla Russia da un lungo viadotto sul mare, dall’aeroporto internazionale di Simferopoli e da una linea ferroviaria integrata nella rete ferroviaria russa. Anche il sistema fiscale, retributivo e pensionistico è equiparato a quello russo. I programmi scolastici dal 2014 sono pari a quelli russi. In Crimea sono stati implementati sistemi di ponti telefonici e televisivi per esseri collegati alla rete russa.

Capite che Mosca userà ogni arma per difendere la Crimea, anche armi mai comparse nel conflitto. Forse è proprio questo che desiderano Stati Uniti e NATO, verificare la potenzialità degli ICBM a lungo raggio di cui si sente parlare ma mai sono stati visti all’opera, eccetto in alcuni test ripresi dagli Spy Sat americani. Provocare Mosca non porta nulla di buono, gli ICBM potrebbero essere usati contro capitali europee o basi NATO presenti in Europa. Di paesi da colpire, Mosca ha un elenco lungo, a partire dai più vicini Estonia, Lettonia, ma anche Finlandia, Norvegia, Gran Bretagna, Polonia, se poi volesse togliersi qualche sassolino dalle scarpe non posso che inserire l’Italia, nazione strategica e per i rapporti stretti con l’amministrazione Biden e per le numerosi basi aeree americane presenti sul territorio nazionale, compreso il Comando NATO della 6° Flotta Navale a Capodichino.

Mi resta difficile credere che Putin, ex Capo del KGB, uomo riflessivo e strategico si lasci sorprendere, non è da lui, anche se rientra tra i suoi pensieri. Le armi avanzate continuerà a tenerle riposte, possono ancora attendere. Putin è scaltro, è cosciente che il nemico attende che l’orso esca dalla tana con tutto il suo potenziale. Il furbo Putin saprà come sorprenderli, per ora va avanti con le armi convenzionali, sufficienti ad oggi a disintegrare le armi belliche fornite a Kiev. Le nuove armi, Putin le utilizzerà, solo nel caso in cui il conflitto dovesse volgere al peggio.

Putin è un giocatore di poker con cui non può competere Joe Biden un burattino nelle mani del Deep State. È un genio strategico con un QI molto alto (quoziente d’intelligenza), con cui non può certo competere Biden affetto da declino cognitivo. L’Europa dovrebbe allentare l’abbraccio mortale con gli Stati Uniti e aprire un dialogo con la Russia prima che Putin faccia inserire le coordinate delle capitali europee nei lanciatori degli ICBM ipersonici Sarmat II, impossibili da intercettare con i sistemi ABM attuali “intercettori balistici”.

Lo abbiamo visto in Ucraina, la NATO non è riuscita ad abbattere un solo ICBM russo. Domandatevi perché?
La Russia in Ucraina sta mostrando il potenziale delle bombe bariche, la sua forza dirompente l’abbiamo constatata anni fa a Beirut, una città spazzata via in pochi secondi da una sola bomba barica israeliana. La Russia dispone anche di armi EMP, bombe ad impulso elettromagnetico, in grado di distruggere la capacità militare di una nazione. Possono fermare ogni tipo di arma che richiede la componentistica elettronica, dai moderni obici, carri armati, droni, aerei. In extrema ratio può mettere in campo armi nucleari tattiche a basso potenziale contro Polonia, Regno Unito, Italia e persino negli Stati Uniti. Non è il caso di stuzzicare l’Orso in periodo di letargo, potrebbe innervosirsi. Consegnare a Kiev i sistemi missilistici HIMARS, autorizzerà Putin a spostare il target dei suoi attacchi in rappresaglia contro postazioni NATO. Mosca riterrà responsabile gli Stati Uniti e la NATO se l’Ucraina utilizzasse le armi ricevute per attaccare il territorio russo. La Russia non ha dimenticato l’aiuto offerto a Kiev dal sistema satellitare Starlink, grazie al quale Kiev ha potuto affondare l’ammiraglia russa Moskva nel Mar Nero.

Quale è il vero obiettivo di Biden, lo dica apertamente, la terza guerra mondiale sul suolo europeo prima
delle elezioni di medio termine negli Stati Uniti, dove è ampiamente previsto che i democratici vengano schiaffeggiati dai repubblicani? Penso di sì, ma questa è una valutazione del momento attuale, soggetta a modifiche se i rapporti tra Europa e Russia dovessero ammorbidirsi con la vittoria dei Repubblicani alle elezioni di novembre negli Stati Uniti

Maurizio Compagnone
Analista

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