Perché è saltato l’incontro Conte-Italia viva sulla verifica di governo

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Perché è saltato l’incontro Conte-Italia viva sulla verifica di governo

La tensione tra il partito di Matteo Renzi e Palazzo Chigi sulla cabina di regia non accenna a diminuire. Il confronto previsto per oggi è stato posticipato a domani o giovedì

 

Matteo Renzi, Giuseppe Conte

AGI – Salta l’incontro tra Conte e Renzi. La verifica di governo con Italia viva si farà, fanno sapere fonti renziane, probabilmente tra domani sera e venerdì. Il motivo ufficiale: la ministra Teresa Bellanova, capo delegazione di Italia viva al governo, è in missione a Bruxelles e rientrerà a Roma soltanto domani in serata. “Il premier lo sapeva, era stato informato”, ha dichiarato Ettore Rosato a ‘Un giorno da pecora’. “E ovviamente Bellanova deve esserci all’incontro”.

Un disguido tra agende di lavoro che in realtà è un prendere tempo? Possibile, visto che la tensione sul Recovery plan non accenna a diminuire, e non è solo quello il tema della contesa. Giuseppe Conte ribadisce che la decisione su come utilizzare i 209 miliardi di euro in arrivo dall’Europa sarà collegiale (“Non abbiamo assolutamente una concezione padronale” della gestione delle risorse, dice alla Coldiretti) e in un colloquio con il quotidiano La Stampa assicura che l’esecutivo andrà avanti “solo se la squadra sarà unita”.

Il premier bolla poi come “fesserie” le congetture di chi gli attribuisce la volontà di assumere ‘superpoteri’ e per le feste di Natale, aggiunge, sarà probabilmente “necessaria una qualche ulteriore misura restrittiva” perché una terza ondata di contagi deve essere scongiurata “a ogni costo”.

Temi su cui torna anche il leader di Italia viva, con toni non sempre concilianti. “Stiamo facendo una battaglia per le idee, non per le poltrone: all’incontro – scrive Renzi nella sua Enews – verranno anche le ministre, che sono pronte a rimettere il mandato, se serve. Perché chi dice che noi facciamo confusione per avere mezza poltrona in più deve prendere atto che noi siamo l’unico partito che è pronto a rinunciare alle poltrone, non a chiederle”.

L’ex premier annuncia che a Conte porterà un documento scritto e rivendica di aver “ufficialmente bloccato” il “blitz notturno che avrebbe fatto approvare un documento non condiviso da nessuno e una task force in grado di sostituirsi al Governo e al Parlamento” sul Recovery plan, e chiede che cessino le “indecisioni” sulle misure per il Natale ricordando che “cinque giorni fa il Governo aveva annunciato di sbloccare i trasferimenti tra piccoli comuni. Oggi, invece, pare che il Governo cambi linea dopo le foto dello shopping natalizio nei centri storici.

Anche Nicola Zingaretti sostiene che per il Recovery “occorre una sinergia nella gestione delle risorse, che può essere data da una visione condivisa del futuro del Paese, affinché la spesa sia una buona spesa pubblica. Questa è la missione anche di queste ore”, dice il segretario del Pd.

“È un dovere della classe dirigente non seguire una strada ma sceglierne una, costruire un percorso. È importante coinvolgere il sistema Paese, ascoltare le testimonianze e metterle in una visione per una nuova strada”. 

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