Polito: “Occorre pazienza e un duro lavoro per allestire la squadra giusta”

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Un grosso lavoro attende Polito. E si, perché nell’attuale rosa che sta svolgendo degli allenamenti propedeutici al ritiro di Storo presso la struttura della Guardia di Finanza vicino all’aeroporto, ci sono almeno dodici-tredici giocatori inidonei all’idea tattica di Mignani ai quali lo stesso DS ha detto chiaramente che non faranno parte del progetto. “Occorre un po’ di pazienza, il lavoro c’è e sarà notevole, ma l’obiettivo è quello di costruire una squadra competitiva, un lavoro che insieme all’allenatore ci siamo prefissi”. Queste, in sintesi, le parole di Polito ieri.

Al momento, la squadra che ha in mente è ben distante dai parametri previsti e, se vogliamo, non è una situazione confortante dal momento che in ritiro ci si prefiggeva di iniziare con una squadra almeno nel 70/80% già bella e fatta, ed invece siamo ancora praticamente a zero.

Il Bari è carente un po’ in tutti i reparti, soprattutto a centrocampo dove ci sono almeno nove giocatori da smistare: si tratta di Andreoni, che comunque rimarrà a Bari per recuperare dall’infortunio tanto che non partirà per il ritiro, Bianco, Corsinelli (che, insieme a Berra, consideriamo più un esterno di centrocampo che un difensore puro), Bolzoni, De Risio, Hamlili, Scavone, Lollo e Semenzato, tutti giocatori che non fanno parte del progetto e che, almeno per tre quarti, occorrerà sostituirli.

Poi c’è la difesa al momento occupata da Di Cesare, di fresco contratto, Sabbione, Berra (come per Corsinelli), Perrotta, Nannini, Celiento ed il giovane Mane: anche in questo reparto ci sarà una sorta di repulisti con Berra, Sabbione, Perrotta e Nannini che, come per i suddetti centrocampisti, non faranno parte del progetto e pertanto dovranno salutare Bari. Ed anche in questo reparto occorreranno almeno altri tre-quattro giocatori tra terzini e centrali di difesa.

Quindi l’attacco: Simeri, Antenucci, Mercurio, Citro e Marras gli unici pressoché sicuri di rimanere, poi c’è Terrani che, con ogni probabilità, verrà ceduto perché di difficile collocamento nel 4-3-1-2 di Mignani.

Ci vorranno giocatori funzionali al progetto, e all’attualità, sia in difesa che a centrocampo ci sono giocatori che si possono collocare nel 3-4-3 con gli esterni di centrocampo che, nel gioco di Mignani, almeno nelle intenzioni, non sono previsti. Mentre occorrono due terzini e due centrali di difesa coi rispettivi ricambi, così a centrocampo previsto con tre giocatori nel mezzo del campo e, di conseguenza, con altrettanti ricambi. In attacco, con Cheddira che dovrebbe raggiungere il ritiro direttamente, si è, grosso modo, a posto sempre che Polito non peschi dal cilindro un altro attaccante di peso che garantisca la doppia cifra, e allora è facile che qualcuno possa lasciare il Bari (Citro?).

In difesa, intanto, registriamo il probabile reclutamento di Antonio Mazzotta, terzino sinistro trentunenne svincolatosi dal Crotone. il quale dovrebbe firmare un contratto col Bari per un anno solo, così come dovrebbe diventare biancorosso Francesco Belli, ventisette anni del Pisa che verrebbe scambiato con Berra.

Con un occhio al bilancio ed evitando spese folli, si cercherà di allestire una squadra che dovrà necessariamente cercare di centrare l’obiettivo della promozione diretta perché, inutile girarci intorno, questo sarà l’unico e solo obiettivo di quest’anno.

Massimo Longo

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