Prima rappresaglia Usa per Kabul, drone uccide pianificatore dell’Isis

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L’attacco è stato sferrato nella provincia di Nangarhar. Biden aveva promesso di vendicare i Marines uccisi nella strage all’aeroporto

© Haley STEVENS / US AIR FORCE / AFP  – Un drone Usa Reaper

AGI – Prima rappresaglia degli Stati Uniti per la strage all’aeroporto di Kabul: un drone americano ha ucciso nell’est dell’Afghanistan una “mente” dell’Isis-Khorasan, il gruppo che ha rivendicato l’attacco kamikaze di giovedi’ allo scalo. “Il bombardamento è avvenuto nella provincia di Nangarhar e le indicazioni sono che l’obiettivo è stato ucciso”, ha riferito il capitano Bill Urban, portavoce del Comando centrale Usa. Nel comunicato si aggiunge che “non vi è notizia di vittime civili”.

L’ok di Biden

Il raid è stato ordinato dal segretario alla Difesa, Lloyd Austin, dopo che è arrivata l’autorizzazione del presidente americano, Joe Biden. Il titolare della Casa Bianca aveva promesso che l’attentato di giovedì a Kabul in cui sono morti quasi 200 afghani e 13 Marines sarebbe stato vendicato: “Non perdoneremo, non dimenticheremo, vi daremo la caccia e ve la faremo pagare“, aveva avvertito. L’esponente dell’Isis-Khorasan ucciso è considerato una mente del gruppo jihadista e avrebbe pianificato “futuri attacchi” in Afghanistan, hanno fatto filtrare fonti del Pentagono. Non ne è stato però fornito il nome e non è chiaro se fosse coinvolto nella strage di Kabul.

Centrato il veicolo

Il drone MQ-9 Reaper, partito da un altro Paese, ha colpito il veicolo su cui viaggiava il bersaglio insieme a un altro terrorista, in una zona isolata. La scelta del tipo di drone e di missili e’ stata fatta per garantire la massima precisione e minimizzare il numero di vittime, hanno riferito fonti del Pentagono. Il Nangarhar e’ la provincia in cui l’Isis era piu’ radicato prima di essere cacciato dall’offensiva dell’esercito afghano e dei talebani.

Fase delicata

Il raid è stato sferrato in una fase molto delicata, a pochi giorni dalla scadenza del 31 agosto per il completamente del ritiro americano e in piena allerta per il rischio di nuovi attentati contro l’aeroporto di Kabul, da cui si sta ultimando il ponte aereo per salvare gli afghani in maggiore pericolo. Il Pentagono ha ammesso che i prossimi saranno i giorni piu’ pericolosi. Il presidente americano e la sua vice Kamala Harris sono stati messi in guardia che un nuovo attentato è “probabile”: glielo hanno detto gli uomini della Sicurezza nazionale, in una riunione nella Situation Room a cui hanno partecipato anche gli alti comandanti e i diplomatici collegati dall’Afghanistan. Biden, che come presidente è anche comandante in capo delle forze armate, ha autorizzato i vertici militari a fare tutto il necessario per proteggere le truppe.

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